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Bimbo muore nel sonno all'asilo Genitori e maestre uniti nel dolore

L'asilo di via Policastro

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Niente rabbia, nessun rancore, solo dolore. Sono tornati nell'asilo di via Policastro i genitori del bambino di tre anni trovato in fin di vita nel suo lettino da due maestre e morto appena arrivato in ospedale. La giovane coppia si è fatta coraggio e ha deciso di andare a trovare le educatrici della «Piccola impronta», per ascoltare il loro racconto. Per capire come sia stato possibile aver perso un figlio che fino al giorno prima stava bene. Che la mattina aveva giocato con i compagni, che aveva mangiato come sempre nella mensa dell'asilo. Che quando si era addormentato per il riposino pomeridiano non aveva mostrato segni di malore. I genitori ha voluto condividere questo momento con le maestre. In attesa di conoscere il risultato dell'autopsia. Hanno abbracciato le educatrici, la dirigente dell'asilo e il personale che lavora nella struttura di Torpignattara, inaugurata solo un anno fa. Hanno pianto, si sono fatti forza a vicenda. «Un gesto d'affetto esemplare», racconta l'assessore comunale alla Scuola, Laura Marsilio, che ha accompagnato la giovane coppia in questo difficile passo. «Nonostante il dramma hanno voluto condividere questo momento con chi ha avuto cura del loro piccolo». Ma hanno voluto anche vedere il letto dove il bambino è stato trovato in fin di vita, quando aveva praticamente smesso di respirare e il cuore aveva quasi smesso di battere. «Morte elettrica», l'avrebbero definita i medici dell'ospedale Vannini dove è stato portato d'urgenza (dista poche centinaia di metri dall'asilo). In pratica si tratterebbe di un decesso improvviso che si verifica quando c'è una malfunzione del sistema elettrico del cuore. In via Policastro ieri mattina si respirava un'aria surreale. Il silenzio aveva preso il posto delle grida di gioia dei bambini. La maggior parte dei genitori ha preferito lasciare i propri figli a casa. Anche le due educatrici che hanno trovato per prime il piccolo hanno preso un giorno di riposo. Un équipe di psicologi è stata messa a disposizione delle maestre per aiutarle a superare lo shock e affrontare il momento in cui dovranno spiegare ai bambini più grandi di tre anni cosa è successo. Il funerale, che si doveva tenere domani, è stato rimandato a lunedì. Intanto la procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Il fascicolo, affidato al pm Assunta Cocomello, al momento è intestato «atti relativi», ovvero senza ipotesi di reato né indagati. Un atto dovuto per fare chiarezza su quanto accaduto.

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