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Montino: Gemelli vittima eccellente dei tagli

Roma, ospedale Gemelli

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Il Gemelli potrebbe essere «la prima vittima eccellente dei tagli alla sanità» della governatrice Renta Polverini. A sottolinearlo è il capogruppo Pd alla Pisana Esterino Montino dopo che Il Tempo ha sollevato ieri il rischio default del Policlinico universitario. «La superficialità, l'insipienza e la fretta con i quali la presidente Polverini ha affrontato i nodi della sanità laziale - dice Montino - rischiano di trasformare il Policlinico Gemelli nella prima vittima eccellente delle raffazzonate misure adottate per il piano di rientro. La struttura della Cattolica è, per unanime riconoscimento, un caposaldo d'eccellenza del sistema sanitario regionale ed in esso integrato ai massimi livelli. Con le misure assunte dal Commissario ad acta vede il budget 2010 (510 milioni) ridotto di 20 milioni rispetto al 2009 (530 milioni) e di dover tagliare 86 posti letto, parte dei quali trasformati in day hospital». «Solo questi due dati - aggiunge il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale - sono sufficienti a capire il livello di difficoltà che si è scelto di determinare. Per evitare di creare una situazione di crisi della struttura, il centrosinistra aveva deciso di stanziare risorse aggiuntive pari a 50 milioni attingendo non dai fondi della sanità ma da quelli del bilancio regionale. Ma c'è di più. Il Gemelli ha in corso una vertenza con la Regione che si trascina dal 2003 e derivata da un impegno assunto dalla maggioranza di centro destra pur sapendo di non poterlo onorare, perché in contrasto con le norme regolano i rapporti dell'ospedale universitario cattolico con il sistema sanitario pubblico. Per chiudere la vicenda nel 2009 è stato definito un lodo che ha stabilito in 220 milioni circa, la somma che la Regione avrebbe dovuto corrispondere per chiudere il contenzioso». «Da parte nostra - continua Montino - si era ipotizzato, con grande senso di responsabilità visto che la vicenda Gemelli faceva parte dell'eredità ricevuta dalla precedente giunta, di diluire il pagamento dell'importo in cinque rate annuali. Il Governo ha detto no ed ha bloccato ogni ipotesi di accordo. Dunque oggi per il combinato disposto delle scelte di Governo e Regione, il Gemelli rischia di andare a fondo. Ha meno finanziamenti, meno posti letto e non potrà contare sulle risorse definite dal lodo. Con le scelte della Polverini il centro destra conferma, oggi come allora, a livello nazionale come a livello locale, che a parole promette il paradiso e, puntualmente nei fatti, consegna il disastro». «Invito la Polverini ha prendere visione del dossier Gemelli - conclude l'ex vicepresidente della giunta regionale - e a assumere iniziative concrete prima che il dissesto finanziario e operativo della struttura diventi un fatto. Glielo chiedo nell'interesse dei cittadini che usufruiscono dei servizi dell'ospedale e anche per evitargli una ennesima brutta figura. C'è chi scommette che sulla vicenda Gemelli presto, molto presto, arriverà una telefonata da Palazzo Chigi e allora dovrà fare marcia indietro. L'ennesima». Insomma, il caso dei tagli di budget e posti letto al Gemelli continua a far discutere. La dirigenza del Policlinico universitario ancora non si è espressa. Nei prossimi giorni - forse già in questa settimana - si dovrebbe tenere una riunione operativa per decidere come affrontare tecnicamente i tagli e quale strada politica intraprendere.

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