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Villa Massimo, parla il gestore La gente si alza e va via

Villa Massimo: quello che resta dei 36 pini tagliati

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Compromesso impossibile per il futuro della Pineta di Villa Massimo o Parco Marguerite Duras come riportato nel progetto dell'unico concessionario dell'area verde. Un piano che servirebbe per ampliare l'area giochi per bimbi, dotandola anche di spazio espositivo e laboratori d'arte e nebulizzatori d'acqua esterni contro il caldo estivo. A pochi passi da piazza Bologna, questo angolo verde di oltre 7 mila metri quadri, ha visto la decimazione dei pini secolari che lo caratterizzavano: 36 su 70 non ci sono più. Prima causa per l'abbattimento, la bufera di Pasqua 2008. Ma i residenti hanno altro da dire e lo hanno fatto nel pomeriggio, al dibattito nell'Aula consiliare del III Municipio. Il comitato di quartiere ha raccolto oltre duemila firme per una mozione-denuncia. Si rinfaccia a Luigi Miglietta, che ha fatto redigere il piano, nonché titolare del «Cafè Bistrot Casina dei Pini», di aver fatto tagliare 36 pini secolari dell'area, quando per alcuni non ce ne era bisogno. Miglietta, concessionario dal 2000 del Parco, ha recentemente acquisito anche la concessione giochi per bambini. Adesso vuole sviluppare la vivibilità del parco, «secondo un'ottica più europea», ampliando i manufatti per i giochi. Ma il Comitato lo accusa di non aver fatto la dovuta manutenzione in questi anni (solo da pochi giorni ci sono 12 panchine nuove), tre cestini in tutta l'area per poter buttare cartacce e rifiuti, rotto da sempre l'impianto di irrigazione dopo che l'acqua ha danneggiato i muri su via Verona. «Il parco deve rimanere così com'è – dice Elvira Piserchia, residente della zona – senza che si facciano nuove strutture più grandi. Semmai, mettessero altre panchine invece di spargere in giro sedie di plastica». «Ci sarà personale specializzato per i giochi all'aperto dei bimbi - spiega invece Miglietta - tutto sarà gratis, tranne il baby parking. Pini che muoiono stranamente o ingiustamente abbattuti? È solo fango buttato su di me». Confronto diretto ieri pomeriggio nell'Aula consiliare del III Municipio quando il presidente Dario Marcucci ha cercato di mediare fra le parti, ma la gente è andata via non appena Miglietta ha cercato di illustrare il suo piano. «La convenzione verrà fatta rispettare e i manufatti non potranno ricoprire più dei 404,5 metri quadri fissati - ha detto il presidente Marcucci - La manutenzione è a carico del concessionario, tranne il taglio degli alberi d'alto fusto: difficile che quei pini siano stati tagliati per motivi diversi dalla bufera del 2008». «Con la nostra denuncia abbiamo chiesto copia di tutti gli atti per capire che accade - sottolinea Marco Polizi del Comitato cittadino - Comunque il parco non può essere snaturato così profondamente come si vorrebbe con quel progetto».

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