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Ottomila in lista d'attesa Ma ora è caccia ai furbi

Scuole materne

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Tremila posti in più negli asili nido comunali sono certamente un traguardo importante che per la prima volta dopo anni fa segnare il «record» dell'abbassamento della lista d'attesa per un posto nei nidi comunali che si attesta oggi, a dati ancora provvisori, a 7.800. Le stime dell'assessorato valutano nei dati definitivi di arrivare a quota cinquemila. Ma tra chi sta fuori e chi sta dentro troppo spesso non c'è differenza, o meglio, capita che chi ha diritto a un posto nei nidi è fuori mentre chi ha requisiti inferiori a quelli stabiliti per l'ingresso nelle strutture comunali riesce ad ottenere un posto. Per questo le nuove misure per la verifica dei requisiti necessari per l'accesso negli asili nido prevedono non solo verifiche incrociate anche da parte della Guardia di Finanza. E non solo, i nuovi criteri per l'iscrizione e dunque per l'accesso alle strutture, varati la settimana scorsa dagli assessori al Bilancio e alla Scuola, prevedono un nuovo foglio di «redditometro». In altre parole, i genitori nella domanda di iscrizione per l'asilo nido, oltre a fornire i dati sul reddito per stabilire i parametri Isee, dovranno fornire ulteriori informazioni, come ad esempio, il possesso di auto di lusso e fuoristrada o l'iscrizione a circoli sportivi privati. Il tutto poi nell'attesa dell'introduzione del quoziente familiare. Le nuove misure restrittive sulle iscrizioni nei nidi capitolini, sono state dettate dai primi accertamenti condotti dall'Agenzia delle Entrate su un campione di circa duemila domande. Di queste, 183, vale a dire quasi il 9 per cento, sono risultate non corrette o, comunque, non corrispondenti ai criteri di ammissione e di formazione delle graduatorie. Al momento sono state elevate 46 sanzioni per un importo di circa tremila euro. Le nuove verifiche sono poi già al centro del dibattito politico in Consiglio comunale. Ieri il capogruppo dell'Udc, Alessandro Onorato ha infatti presentato un'interrogazione al sindaco Alemanno «per sapere quante sono le segnalazioni che il Comune di Roma ha fatto alla Guardia di Finanza per controllare situazioni tributarie sospette in merito alle autocertificazioni presentate per l'accesso agli asili nido o ad altri servizi comunali. Il fenomeno è emerso anche grazie a segnalazioni di cittadini inferociti superati nelle graduatorie da falsi poveri cioè da persone che pur dichiarando un reddito basso ostentano un tenore di vita molto elevato». Vita dura insomma per i furbetti degli asili nido. Ma solo dal prossimo anno.

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