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I versi dei grandi poeti per i mici dell'ospedale

Foto di gruppo degli

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Guillaime Apollinaire l'ha collocato, tra le due o tre cose, fondamentali nella vita: «Io mi auguro di avere in casa mia: una donna provvista di prudenza, un gatto a passeggio fra i libri, e in tutte le stagioni amici di cui non posso far senza». Parliamo del gatto, naturalmente. Che Charles Baudelaire, invece, reclamava a gran voce: «Vieni gatto mio bello, sul mio cuore innamorato…». Dalla tenerissima «Gatta» di Giovanni Pascoli, al gatto socialista di Trilussa, dall'ode al felino di Pablo Neruda, alla gatta innamorata di Umberto Saba, ai mici di Borges, Heine, Rodari, Pavese, Bukowski, persino Torquato Tasso. Poesie, brani aforismi ecc. sull'intero mondo gatto saranno declamati sabato pomeriggio, 8 maggio, al Gattile del Forlanini (all'interno dell'ospedale in piazzale Forlanini 1) con lo scopo di sostenere i mici ospitati nella struttura. Per aderire basterà acquistare un mattone di un muro (davvero «coi baffi» e realmente presente nella struttura) sul quale è possibile lasciare il proprio nome o scrivere un messaggio personale. Tra i molti artisti che hanno aderito, Giorgio Biavati, Cesare Bocci, Luca De Bei, Marco Falaguasta, Paola Minaccioni. Poi la musica di Maria Luisa De Prisco e i Violapolvere. Il Gattile Forlanini è stato fondato nel 1996 grazie alla concessione dello spazio da parte della Direzione Sanitaria. Dal 2004 è gestito da Azalea fondata da Daniela Froldi. Nel Gattile trovano rifugio tutti quei randagi che vagano nei giardini dell'ospedale a causa del «malcostume dell'abbandono e della mancata sterilizzazione da parte di privati cittadini che, visto l'enorme costo di tale intervento richiesto dai medici veterinari, scelgono di abbandonare gatte incinte o con cucciolata al seguito dentro l'Ospedale» come riferiscono i responsabili di Azalea. Attualmente la struttura gestisce una popolazione di circa 230 felini (perlopiù provenienti da maltrattamenti, abbandoni, storie di violenza ecc.). Inoltre il Gattile Forlanini è uno dei pochissimi in Italia ad avere un reparto specifico dedicato ai gatti leucemici, che necessitano di cure particolari. L'oasi felina non percepisce alcun contributo Comunale o Regionale e sopravvive unicamente grazie al lavoro e alla autotassazione dei volontari e alle piccole offerte periodiche e occasionali che di fatto sono l'unica fonte di sostentamento. È diventata un punto d'incontro per centinaia di volontari di ogni età (in particolare, anziani), consentendo così l'adozione di diverse centinaia di gatti sfortunati. Presso il gattile del Forlanini è anche possibile effettuare l'adozione a distanza dei gatti. «Il nostro intento è anche quello di educare al rispetto verso il mondo felino e, in generale, i diritti degli animali» proseguono quelli di Azalea «Attualmente stiamo portando avanti i lavori di ampliamento del gattile. Un ringraziamento va a coloro che hanno voluto lasciare un segno sul "muro dell'aMICIzia"». Con le offerte raccolte finora hanno potuto acquistare il materiale elettrico a norma di legge, per condurre la corrente alla nuova gabbia ed al giardino dei gatti leucemici. Ma il lavoro da fare è ancora molto.

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