Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Dammi i soldi o ammazzo i tuoi

Carabinieri

  • a
  • a
  • a

L'imprenditore edile è rimasto a bocca aperta quando ha saputo che a minacciarlo di morte per avere 300 mila euro era stato un altro imprenditore che aveva lavorato per lui in subappalto. Se ne è dovuto convincere quando una settimana fa gli investigatori della Squadra mobile di Vittorio Rizzi hanno ammanettato l'estorsore - Claudio Parisse, 48 anni, di Tor Bella Monaca, con una ditta di idraulica - e il complice - Marco Urali, di 65 -: il primo a piazzale Clodio, l'altro poco prima a piazza Euclide.   Il 13 aprile la vittima va in questura. Al capo della Mobile racconta di aver ricevuto sul telefonino un sms: «A causa tua sono pieno di debiti, tu lo sai, mi devi dare 300 mila euro, altrimenti accoltello te e i tuoi familiari». Al primo messaggio ne seguono altri. L'utenza dalla quale partono è intestata a un romeno dipendente dell'estorsore. La polizia conduce le trattative. Il dirigente della sezione contro rapine ed estorsioni, Andrea Digiannantonio, abbassa il prezzo della richiesta: precipita a circa 60 mila euro. Poi fissa l'incontro. Il luogo è l'Eur, vicino al bar Palombini. Però sfuma: passa una gazzella dei carabinieri e i due estorsori si spaventano. Accade lo stesso anche la seconda volta. La terza è fissata a piazza Euclide. Ad aspettare c'è il complice. Quando arriva l'imprenditore, gli chiede di lasciare sul sedile della sua auto la busta coi soldi: c'è una banconota e il resto cartaccia. La Mobile lo blocca. Racconta il resto: Claudio Parisse, lo sta aspettando a piazzale Clodio. Poco dopo anche lui è in manette.  

Dai blog