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Volata olimpica per Corviale

Il serpentone, simbole del quartiere Corviale

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Corviale «quartiere olimpico». Un sogno che può trasformarsi in realtà se Roma otterrà la candidatura ufficiale per le Olimpiadi 2020. La proposta avanzata dal comitato «Quadrante Corviale», coordinato da Pino Galeota e composto da 54 associazioni, di inserire l'emblematico quartiere capitolino nel quadro olimpico è stata infatti accettata non solo dal Campidoglio, primi fra tutti il delegato del sindaco allo Sport, Alessandro Cochi e l'assesore alla Cultura, Umberto Croppi ma anche dalla Regione e dal Coni stesso che circa un mese fa avrebbe dato l'ok al progetto in una lettera inviata al sindaco Alemanno. Del resto, provengono dal quartiere che sorge tra il Trullo e la Magliana, ben quaranta atleti nazionali in diverse discipline, tra gli altri Romina Armellini, finalista di nuoto nei campionati europei 2008. Il via libera a realizzare e a destinare gli impianti esistenti all'allenamento degli atleti è stato dato anche dal XV Municipio. Corviale potrebbe dunque essere destinato agli sport cosiddetti «minori», come il tiro al volo, il tiro al piattello, pattinaggio, pugilato. Tutti sport che troverebbero ospitalità in parte nelle grandi strutture già presenti a Corviale e, soprattutto prenderebbero finalmente il via i progetti di riqualificazione del quartiere, così come l'avvio dei lavori del «PalaCorviale», un vero e proprio palazzetto dello Sport con 990 posti, approvato e finanziato addirittura nel 1998 ma rimasto incomprensibilmente nel cassetto. Pronti poi anche i progetti per la realizzazione di una pista di pattinaggio di oltre 1.500 metri quadrati e per la realizzazione di spazi sulla collinetta» di Corviale per free climbing (o arrampicata sportiva). Ancora, a Corviale è attivo il terzo campo di rugby di Roma che conta oltre 450 iscritti. «Le associazioni locali vogliono rompere il muro di silenzio attorno a questa parte della citta e far sì che Corviale venga riconosciuto come uno dei punti di orgoglio della Capitale - spiega Pino Galeota, tra i promotori della "candidatura di Corviale a Roma 2020" - l'obiettivo è quello di far passare Corviale da simbolo di degrado a simbolo di eccellenza della citta e della Roma che verrà».

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