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Derby, la Digos sequestra un arsenale

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Lazio-Roma, la festa finisce in rissa

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Un vero e proprio arsenale di mazze, bastoni, accette, torce illuminanti, martelli, coltelli e caschi è stato sequestrato dagli agenti della Digos di Roma e complessivamente sono state arrestate 10 persone e due sono state denunciate nell'ambito di servizi di prevenzione e di interventi immediati condotti prima e durante la partita di calcio Lazio-Roma svoltasi ieri allo stadio Olimpico. LE INDAGINI DELLA DIGOS - «Un grande successo dell'attività di prevenzione che ha riguardato diversi aspetti, attività che va avanti da oltre 10 giorni, seguendo e controllando delle persone, fatta ad opera della Digos e grazie all'impegno di tutti i colleghi dei commissariati che si trovavano allo stadio Olimpico, del reparto Mobile che ha fatto attività di bonifica e prevenzione intorno allo stadio e grazie all'attività di controllo portata avanti dal personale delle Volanti e del commissariato di zona su tutte le auto parcheggiate intorno allo stadio - ha detto Lamberto Giannini, dirigente della Digos di Roma - a tutto ciò si è unita un'attività di intelligence della Digos che ha consentito di capire che un'auto, come tante altre controllate, era decisamente sospetta, più delle altre, e che andava portata via subito: questo ci ha consentito di trovare questo materiale pericoloso».   L'OPERAZIONE NEL DETTAGLIO - Sono state effettuate 3 operazioni distinte, ha spiegato Giannini durante la conferenza stampa tenutasi oggi in Questura, sottolineando che «da diversi giorni ancora prima della partita avevamo segnali della possibilità di scontri tra le tifoserie, avevamo ricevuto l'allerta da parte dell'Aisi, di una forte tensione tra i gruppi più violenti delle due tifoserie». Una prima operazione ha riguardato una segnalazione di un tifoso ultrà laziale di qualche giorno prima della partita. Il tifoso di Napoli, già noto alle Forze dell'ordine, aveva ceduto la propria auto ad un amico: «È stato effettuato un pedinamento -ha spiegato Giannini- di 4 persone a bordo di quell'auto diretta a Napoli. La vettura è stata fermata e controllata e a bordo sono stati trovati 90 'bombonì, 25 torce illuminanti, adesivi con la scritta "romanista verme" e dell'altro materiale pericoloso. Non abbiamo voluto rendere noto il sequestro dell'auto e del materiale e la conseguente denuncia di 4 persone per non pregiudicare le altre attività di controllo. In casa di uno dei denunciati sono stati trovati coltelli, guanti rinforzati e altro materiale atto a offendere». UN VERO E PROPRIO ARSENALE - Nell'attività di prevenzione all'esterno dello stadio prima della partita gli agenti hanno trovato una bottiglia con del liquido infiammabile e un petardo al posto del tappo ed altro materiale pericoloso abbandonati da una parte. Su questo materiale sono in corso degli accertamenti nel tentativo di scoprire chi l'abbia abbandonato. Durante la partita, ha detto ancora Giannini, in un servizio di controllo ulteriore è stata rinvenuta un'auto, in seguito scoperta essere di proprietà di un tifoso ultras. Gli agenti hanno quindi proceduto ad un controllo più accurato e da un'osservazione all'interno sembrava che ci fossero dei bastoni. «L'auto sospetta era parcheggiata vicino alla curva Nord dello stadio - ha continuato ancora Giannini - si è proceduto quindi a sfondare un vetro dell'auto e a perquisire l'interno e sono stati trovati bastoni, martelli, 20 coltelli e abiti di ricambio che sarebbero stati utilizzati per non farsi riconoscere».  

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