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Con il nuovo Parco Fluviale villaggio olimpico sul Tevere

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Lacandidatura di Roma come città olimpica del 2020 ci obbliga a un'opera di risanamento del fiume nonché ad accelerare i tempi di costruzione del grande Parco Fluviale sul fiume e a iniziarne l'opera di risanamento». Lo ha affermato il primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo alla premiazione del 32° Derby dell'Amicizia tra il Circolo Canottieri Lazio e quello di Roma, tenutasi questa mattina al Lungotevere Flaminio. «Roma è cresciuta intorno al Tevere, non può crescere se non recupera il suo rapporto col fiume», ha concluso il sindaco. Il Parco Fluviale rappresenta il cuore del progetto olimpico essendo il «trait-d'union» tra il Villaggio Olimpico a Tor di Quinto, il Foro Italico e lo Stadio Olimpico per l'atletica e la finale di calcio maschile, lo Stadio del Nuoto; gli impianti dell'Acqua Acetosa per il pentathlon, l'hockey e il tiro con l'arco e «villaggio media» a Saxa Rubra. Lungo l'intera dorsale dell'area olimpica, il parco fluviale – destinato a rimanere in eredità ai romani dopo i Giochi – si estenderà dalla diga di Castel Giubileo fino a Ponte Milvio e a Ponte Duca d'Aosta: 12 chilometri di fiume reso navigabile, un vero e proprio sistema di collegamenti alternativo alla viabilità su asfalto; con approdi, piste ciclabili e ponti pedonali. Il tutto, raggiungibile da parcheggi di scambio e stazioni ferroviarie.

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