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«Acqua a tre euro e fontanelle chiuse»

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Treeuro per una bottiglietta d'acqua a via della Conciliazione a San Pietro. E le vecchie fontanelle sulle banchine dei treni alla stazione Termini tutte chiuse. Così devi per forza dissetarti al bar. Tira le conclusioni della sua gita a Roma un pensionato di 68 anni di Ceprano, Mario Colasanti. «Non siamo polli da spennare» protesta Colasanti, ex dipendente della scuola, turista per caso. Venerdì mattina è venuto a Roma. «Dovevo fare dei controlli medici in giornata» racconta Mario, che spesso organizza anche gite di gruppo a Roma e tra amici e parenti riempie pulmann con 50 persone. «E mi sono ritrovato con una manciata d'ore libere tra una visita medica e l'altra, così ne ho approfittato per fare un giro turistico nei luoghi simbolo di Roma nel mondo». Prima tappa via della Conciliazione e San Pietro. Mario ha sete. Si avvicina a un chiosco. Chiede mezzo litro e arriva la botta. «Mi hanno chiesto tre euro per una bottiglietta». Mario non ricorda se il gestore avesse esposto il cartellino con i prezzi. Ma se lo avesse letto prima si sarebbe tenuto la sete e avrebbe cercato l'acqua altrove. «Già ma dove?» si chiede. Alla stazione Termini, quando è sceso dal treno Mario non ha visto fontanelle. «Le ho cercate perché porto sempre una bottiglia di plastica con me per riempirla. L'acqua di Roma e fresca e ottima» dice. Ma le care vecchie fontanelle sotto le pensiline lungo i binari alla stazione Termini non c'erano più. «Le hanno demolite tutte - accusa - o ci sono ancora ma sono chiuse». Mario è indignato. «Togliere l'acqua al cittadino non si fa, l'acqua è un bene primario». E il sospetto è che non sia un caso. «Con tutta la gente che passa alla stazione Termini chissà che affari faranno i bar» dice. Mario non si consola neanche con il bagno. «Dopo la passeggiata a piazza San Pietro ho fatto un giro ai giardini di Castel Sant'Angelo. Ad un angolo vede un wc chimico vicino a dove giocano i bambini. «Con tutta l'acqua che bevo neanche il tempo di dirmi "meno male" perché nell'aprire la porta ho visto quel che c'era e sono dovuto scappare, i bagni pubblici così sono un pessimo biglietto da visita per i turisti». Fine della gita, il ricordo è un brutto souvenir.

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