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Civitavecchia, il sindaco chiude la centrale: indagati vertici Enel

Manifestazione davanti alla centrale Enel di Civitavecchia

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{{IMG_SX}}Rabbia e dolore sui volti degli operai della centrale Enel di Torre Valdaliga a Civitavecchia, in provincia di Roma, dove oggi alle 6.30 è iniziato lo sciopero di otto ore indetto da Cgil, Cisl e Uil dopo l'incidente sul lavoro che ha provocato la morte, sabato scorso, di Sergio Capitani e il ferimento di altri tre operai. Tra gli operai, che sollecitano più sicurezza, la volontà di stare insieme e condividere la sofferenza per la morte del collega, 34 anni, da sei al lavoro per una delle ditte che si occupano della manutenzione per la centrale. Enel: la sicurezza per noi è una prorità assoluta, disponibili a confronto con sindacati. Dopo l'incidente il sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini ha annunciato, in accordo con i presidenti della provincia di Viterbo e di Roma, "la chiusura della produzione della centrale Enel di Torrevaldaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su quanto accaduto. Tre morti in tre anni - ha detto - sono troppi". L'autopsia dell'operaio morto sarà effettuata giovedì. "Da domani mattina - ha spiegato il sindaco Moscherini tra gli applausi degli operai - la produzione della centrale e il cantiere sono fermi. Già domattina è convocata una riunione con istituzioni preposte per attivare tutti i tavoli e stabilire come istituire un organismo di controllo». Nel periodo di chiusura della centrale di Torrevaldaliga nord utilizzeremo gli ammortizzatori sociali, probabilmente la cassa integrazione, per garantire un reddito ai lavoratori. Anche perchè il periodo di chiusura non è deciso, lo stabiliranno gli enti preposti dopo due livelli di verifica, una a freddo a centrale spenta e una a caldo riattivando la produzione". Moscherini ha detto di vivere la decisione di chiudere la centrale "come un'assoluta necessità, perchè su questa materia la nuova fabbrica, la trasformazione a carbone, non può vivere nell'incertezza della sicurezza. I lavoratori - ha detto il sindaco - non possono vivere nell'incertezza della sicurezza e l'unico modo per chiarire è capire cosa non va a garanzia del buon funzionamento dell'impianto". Alla riunione erano presenti tre rappresentanti dell'Enel, tra i quali Calogero Sanfilippo, responsabile della filiera carbone. Intanto per la morte dell'operaio di 34 anni la procura di Civitavecchia ha indagato per omicidio colposo numerose persone tra le quali alcuni dirigenti e responsabili dell'Enel.

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