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Ascensori vecchi, niente verifica

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Niente manutenzione straordinaria per gli impianti installati prima del 1999

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Il Tar del Lazio boccia il decreto ascensori. La verifica straordinaria dei vecchi impianti, quelli installati prima del 30 aprile 1999, non è più obbligatoria. Con questa sentenza i proprietari dei palazzi, pubblici e privati, risparmieranno più di un miliardo di euro. Gli ascensori nella Capitale sono circa 145.000 dei quali 127.000 si trovano in edifici residenziali. E almeno il 90% ha un'anzianità superiore ai dieci anni. Se si pensa che per una manutenzione straordinaria, secondo le stime di Confedilizia, la spesa media è di circa 10.000 euro, il risparmio complessivo è di un miliardo e 350 milioni. La sentenza del Tar però non rende la manutenzione facoltativa. Tutt'altro. La normativa vigente, infatti, resta in piedi. Le verifiche semestrali e la manutenzione straordinaria ogni due anni continuano ad essere obbligatorie. Il decreto del ministero dello Sviluppo economico del 23 luglio 2009 prevedeva il «miglioramento della sicurezza degli impianti ascensoristici» anteriori al 1999. Quanto più gli impianti erano vecchi quanto prima sarebbero dovuti scattare i controlli. Per gli ascensori risalenti al 1964, infatti, la scadenza era il 31 agosto 2011. Tempi più lunghi per quelli installati dopo il 1991 per i quali si poteva aspettare fino al 2013. Adesso, dopo il pronunciamento del Tar, questi obblighi decadono. Per il giudice amministrativo il decreto è «palesemente illeggitimo». Secondo il Tar il vero obiettivo del Governo non era «colmare evidenti carenze nell'attuale sistema di sicurezza», ma il decreto aveva «finalità occupazionali», lo scopo reale era «salvare posti di lavoro». In pratica, secondo il Tar, gli ascensori, anche se vecchi di decine di anni, non hanno bisogno di un'altra manutenzione straordinaria che si aggiunga ai controlli già obbligatori. La Confedilizia aveva sconsigliato ai proprietari degli immobili di effettuare le ulteriori verifiche previste dal decreto. Per il prensidente di Confedilizia Roma e Lazio, Paolo Pietrolucci «chi ha già pagato adesso può fare ben poco». La sentenza del Tar è immediatamente esecutiva. Quindi già da oggi i proprietari degli immobili non sono più tenuti alla verifica straordinaria. «I controlli attuali bastano e avanzano - aggiunge il presidente nazionale di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani - I cittadini potranno risparmiare una cifra considerevole. In realtà il decreto del ministero era solo un aiuto economico agli ascensoristi che non andava incontro a una reale esigenza di sicurezza».

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