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Caccia ai furbi della Ztl 68 multe in 360 minuti

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.Automobilisti e motociclisti che cercavano di ingannare l'occhio elettronico e che invece sono finiti nella rete dei vigili urbani. Il risultato del giro di vite è impressionante: ogni cinque minuti c'è qualcuno che pur non avendo il permesso cerca di violare la zona a traffico limitato. Una cattiva abitudine difficile da estirpare anche se la situazione sta migliorando: giovedì mattina, dalle 7 alle 13, sono state elevate 68 multe in sole 6 ore, un mese fa la situazione era sicuramente peggiore con picchi anche di 150 contravvenzioni nello stesso arco di tempo. I vigili urbani del I Gruppo diretti dal comandante Cesarino Caioni si sono appostati ai varchi principali, da Bocca della Verità a Corso Rinascimento, da via Vittorio Veneto a Corso Vittorio Emanuele, a via Tomacelli e a via Nazionale. Gli automobilisti «indisciplinati» sono stati bloccati in flagranza e subito multati. Sui trucchi utilizzati ci si potrebbe scrivere un libro. Il più vecchio è ancora quello più usato: la maggior parte dei furbetti ha cercato di aggirare direttamente la telecamera percorrendo la strada contromano (strattagemma costato due punti in meno sulla patente). Non poteva mancare l'automibilista che fingendo di avere la macchina in panne ha cercato di attraversare il varco a spinta. E nonostante l'evidenza non ha rinunciato alla recita: «Non sapevo come fare, mi si è scaricata la batteria, non parte più». C'è anche lo spericolato che è salito sul paraurti posteriore mentre l'amico attraversava il varco imperterrito o la fidanzata che è scesa e ha iniziato a camminare come se niente fosse a passo svelto dietro l'auto guidata dal compagno. I modi per coprire le targhe sono infiniti. C'è il motociclista che nasconde il numero con una bandana, o l'automobilista che addirittura ci lega attorno una coperta. I più ingegnosi la coprono con un cartello fissato a una corda pronto a ritirarlo non appena viene superata la telecamera. Oppure basta aprire il portabagagli e richiuderlo una ventina di metri dopo. C'è pure chi ha cercato di discolparsi giurando e spergiurando: «Non me ne ero accorto, si deve essere aperto per sbaglio». Inutile, la contravvenzione è arrivata senza sconti. Alla fine della mattinata i punti decurtati dalle patenti sono stati più di cento. E la polizia municipale assicura: i controlli sono destinati a intensificarsi ancora di più. La caccia al furbetto continua.

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