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Sanità, la cura dimagrante del Commissario: ticket al pronto soccorso e blocco turn over

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Loha detto il subcommissario alla Sanità del Lazio Mario Morlacco. L'obiettivo del piano sarebbe quello di dimezzare entro quest'anno il disavanzo sanitario. Parlando delle azioni volte a contrastare i conti in rosso della sanità regionale, Morlacco prosegue: «Il commissario Guzzanti ha esteso per una altro anno il blocco parziale del turn over, già in essere nel 2009» con la previsione di non sostituire circa 1.000 dipendenti che vanno in pensione nelle Asl. «Per tutte le nuove assunzioni, che restano possibili - precisa -, è richiesta l'autorizzazione preventiva della Regione». «Non bisogna dimenticare - conclude il subcommissario - che il sistema sanitario laziale aveva un disavanzo di 1 miliardo e 705 milioni nel 2008 che è sceso a 1 miliardo e 350 milioni nel 2009 e che dovrebbe almeno dimezzarsi nel 2010. E non bisogna dimenticare che i cittadini questo disavanzo lo pagano con le tasse». Tra le altre ipotesi al vaglio ci sarebbe anche una forma di compartecipazione ai farmaci per coloro che ad oggi ne sono esenti per patologia ma non per reddito. «Parlare oggi di nuovi ticket come quello paventato sul pronto soccorso, di spesa farmaceutica, di turn over o di tagli indiscriminati che graveranno su tutti quei disabili che si avvalgono dell'ex art. 26 in riferimento agli sgravi sui cibi aproteici, è fuori luogo». Lo afferma Massimiliano Maselli, consigliere regionale del Pdl, che continua: «Appurato che nei due anni di commissariamento Marrazzo non è stato fatto nulla, mi sembra davvero il colmo che l'attuale Commissario, nominato da appena due mesi e senza confrontarsi con alcuno, pensi di risolvere il deficit sanitario con un colpo d'accetta. Più lungimirante sarebbe se, a distanza di pochi giorni dalle elezioni, si limitasse all'ordinaria amministrazione. La sanità potrà e dovrà essere risanata con grande lucidità e sensibilità politica da chi governerà la Regione nei prossimi anni». Contro le misure straordinarie del commissario Elio Guzzanti, si schiera anche il presidente della commissione Sanità Luigi Canali: «Se queste misure fossero autorevolmente confermate sarebbero molto gravi, con pesanti ripercussioni sull'offerta di servizi e di prestazioni».

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