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Nuovi locali in centro solamente se "ecologici"

La movida dell'Estate Romana

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Stop all'apertura di nuovi bar e ristoranti a Trastevere, Testaccio, San Lorenzo e Borgo. È questo uno degli effetti del nuovo regolamento per gli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti approvato dalla giunta comunale e che, dopo essere stato esaminato dai municipi, ora andrà all'esame del consiglio comunale per il sì definitivo. Il nuovo testo serve ad adeguarsi alla legge regionale del 2006. La città è stata divisa in tre zone: zona A relativa al centro storico nella quale è necessario ottenere un punteggio non inferiore a 170, la zona B che coincide con la città consolidata per la quale servono almeno 155 punti e la zona C, cioè quella più periferica, nella quale bastano 120 punti. Per il raggiungimento del punteggio necessario bisognerà possedere determinati criteri di qualità tra cui i più qualificanti sono la disponibilità di parcheggio (50 punti), l'insonorizzazione del locale (40 punti), bagni divisi per i due sessi, presenza di fasciatoio, area giochi per bambini, corso di specializzazione professionale per il titolare, attestato di formazione in materia di sicurezza e prevenzione, climatizzazione del locale e criteri di risparmio idrico e energetico. Altri requisiti, che vanno incontro anche alle problematiche legate alla movida, sono: il servizio di vigilanza esterna dei locali che conferisce 5 punti e l'assenza di videogiochi o apparecchi automatici criterio che assegna 10 punti. Secondo il regolamento, chi vorrà aprire un nuovo bar o ristorante deve avere quattro requisiti fondamentali: raccolta differenziata dei rifiuti, assenza di barriere architettoniche, dimensione del locale dove avviene la manipolazione degli alimenti non inferiore a 16 metri quadri per gli esercizi di somministrazione, e non inferiore di 8 metri quadri nei casi in cui non c'è la cucina.

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