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Aniene ancora sorvegliato speciale

Fiume Aniene a rischio piena

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La tregua concessa ieri dal maltempo ha fatto abbassare i livelli dell'Aniene ma non la guardia sul rischio-esondazioni. Il fiume, ingrossato dalle incessanti piogge della scorsa settimana, ha raggiunto la soglia d'attenzione, facendo scattare l'allerta per gli agenti del Corpo Forestale e i volontari della Protezione civile lungo tutti i 99 chilometri del corso d'acqua, dalle sorgenti di Trevi nel Lazio alla foce romana. Proprio a Trevi per due giorni consecutivi l'Aniene è andato fuori dagli argini in più punti. Ora la situazione è sotto controllo, monitorata dagli agenti della stazione forestale di Filettino, che verificano costantemente le condizioni del fiume. Il livello dell'acqua è sceso rispetto ai primi due giorni dell'anno, ma rimane il livello d'allerta insieme ai danni arrecati alle colture e alle strutture rurali ora in corso di verifica. Anche da Subiaco ad Agosta fino a Marano Equo il corso è costantemente monitorato dagli agenti forestali. La sala operativa della Protezione civile della Comunità montana dell'Aniene ha registrato diverse segnalazioni, soprattutto dai centri della media Valle. Come nei pressi di Roviano, dove ieri pomeriggio gli agenti della stazione forestale di Vicovaro hanno presidiato i livelli del fiume che si erano alzati pericolosamente. Nel tratto dopo Cineto Romano sino a Castel Madama la situazione è stata sempre più tranquilla, anche se l'attenzione degli agenti forestali si è indirizzata più sui torrenti Fiumicillo e Licenza, che solitamente danno problemi dopo grandi piogge. A Tivoli, invece, la macchina della Protezione civile si è attivata fin dai giorni scorsi per fronteggiare le eventuali emergenze. La Federazione volontari radio soccorso, i Rangers d'Italia e le Misericordie hanno approntato tre squadre, con tre jeep e quattro pompe idrovore a disposizione: il livello del bacino San Giovanni, alzato nei giorni scorsi, è stato fatto defluire con l'apertura della diga. Un flusso che ha aumentato la portata delle famose cascate tiburtine.  

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