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Centro e periferia mai più così lontani

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Unprocesso atteso da decenni. L'adozione delle linee guida che il Consiglio ha deliberato consentirà finalmente di elaborare programmi e progetti che porteranno anche zone da sempre dimenticate, ad essere più vivibili. Si conclude così, dopo l'approvazione della delibera sulle opere a scomputo, la prima fase di un rilancio delle periferie che abbiamo posto come uno degli elementi qualificanti del nostro programma di governo della città, perché finalmente divengano quartieri veri, parte integrante di Roma». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, a margine dell'approvazione della delibera in Campidoglio. «Si avvia finalmente a soluzione l'annoso problema dei toponimi. Questa amministrazione è riuscita a dare un taglio concreto a una questione che sembrava non mettersi mai definitivamente in moto», ha fatto eco al primo cittadino l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini. «Abbiamo interrotto il meccanismo del degrado delle periferie - ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici e alle Periferie Fabrizio Ghera - e introdotto due principi fondamentali, ottenere le risorse economiche e le aree per realizzare le opere di urbanizzazione». «In sostanza - ha spiegato il titolare dei dipartimenti XII e XIX del Comune - le nuove cubature dovranno essere funzionali all'ottenimento dei fondi per la realizzazione dei servizi primari e tutto ciò dovrà essere previsto nel piano di recupero». All'assessorato alle Periferie il compito di verificare la qualità dei progetti e le modalità di realizzazione degli stessi. Pao. Tom.

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