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"Si deve dimostrare il nesso causa-effetto"

Buca Killer

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Molte richieste di risarcimento danni, poche vittorie dei cittadini. Quando il Comune viene chiamato in causa la maggior parte delle volte la richiesta di risarcimento viene respinta. L'avvocato Gianluca Di Ascenzo, del Codacons, ci spiega perché. Avvocato, perché è difficile vincere contro il Comune? «Perchè nonostante la Cassazione abbia stabilito anche di recente che il Comune è sempre responsabile del dissesto di una strada, della presenza di buche o altro, anche quando ha appaltato i lavori di manutenzione ad una società esterna, di fatto è molto difficile provare il nesso di casualità tra danno subito dal cittadino e scarsa manutenzione della strada». Sembra un controsenso... «Cerco di spiegarmi meglio. Se la responsabilità di un tratto di strada dissestata è sempre del Comune, l'onere di provare il cosiddetto "danno di insidia e trabocchetto" è del cittadino. Se cado in una buca o se ci finisce dentro all'improvviso l'automobile che sto guidando, devo provare che la buca non era visibile, che in quel momento non mi sono distratto e quindi non ho potuto evitarla, o che era impossibile non finirci dentro. Insomma i casi sono tanti ed è piuttosto difficile provarli». Detta così al cittadino resta poco o nulla da fare. Meglio rinunciare subito all'idea di chiedere un risarcimento? «Assolutamente no. La possibilità di veder riconosciute le proprie ragioni c'è e non è un caso se la maggior parte delle denunce non arriva neanche alla prima udienza perché magari si concilia prima e si preferisce liquidare il danno senza ricorrere in giudizio. Per questo consiglio di rivolgersi ad un avvocato o ad una associazione dei consumatori per farsi assistere». Perché nonostante lei ci confermi sia così difficile vincere, aumentano i cittadini che chiamano in causa il Comune? «Perché c'è stata la sentenza della Cassazione di cui parlavamo prima, che ha riconosciuto la reponsabilità del Comune anche quando appalta ad altre ditte la manutenzione stradale, mentre prima questa stessa responsabilità non si poteva addossare, e questo indubbiamente ha invogliato i cittadini a tentare la richiesta di risarcimento, e perché purtroppo gli incidenti stradali aumentano». Cosa consiglia allora a chi vuole ricorrere contro il Comune? «Innanzitutto chiamare un vigile subito dopo l'incidente e farsi fare il verbale. Poi magari è meglio fotografare la buca o la strada dissestata per provare che esisteva davvero. Dopodiché ci sono diverse strade da intraprendere. Se il valore della causa non supera i 12 mila e 900 euro circa, può scegliere la via della conciliazione, che ha sempre dei tempi molto ridotti rispetto alle vie giudiziali e che non fa venir meno la possibilità di ricorrere in un secondo momento in tribunale, se non si è soddisfatti».

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