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Ex Anni Verdi, chiesta l'apertura di un'indagine sul consorzio Ri.Rei

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Ilragazzo, soggetto a crisi epilettiche e affetto da un grave ritardo mentale, è stato trovato riverso sul letto. I carabinieri hanno avviato le verifiche di rito sui sistemi di controllo e sul rispetto dei protocolli di sicurezza da parte degli operatori della struttura. Sull'oscura vicenda è intervenuto il consigliere regionale dei Socialisti Riformisti, Donato Robilotta. «La morte del giovane a S.Severa nel centro ex anni Verdi, ora gestito dalla cooperativa Unisan del consorzio Ri.Rei, è la cronaca di una morte annunciata - accusa Robilotta - non più tardi di qualche giorno in una conferenza stampa con il collega Cicchetti avevo reso noto che l'Asp, dopo attenti controlli attraverso propri ispettori, aveva dato un parere alquanto negativo proprio sull'assistenza offerta dal consorzio Ri.Rei negli ex centri Anni Verdi ed in particolare su quello di S. Severa». «Non solo - aggiunge Robilotta - ma lo stesso dg dell'Asp aveva dato parere negativo all'eventuale accreditamento della struttura. Il parere negativo dell'Asp è di aprile di quest'anno ed è grave che i vertici istituzionali della Regione, a partire dal vice Presidente Montino, abbiano fatto finta di niente e soprattutto abbiano consentito a chi non ha i requisiti di continuare nella gestione del centro, perchè ora sono moralmente responsabili anche loro di questa tragedia. Ora bisogna accertare le responsabilità di una tragedia che non doveva accadere, andando a leggere tutti verbali delle ispezioni di questi anni a partire da quelli dei Nas e dell'Asp, e chiedo ufficialmente alla Regione e al commissario alla Sanità, Elio Guzzanti, di intervenire affidando da subito il servizio del centro di S. Severa direttamente alla Asl anche perché l'affidamento provvisorio al consorzio Ri.Rei è scaduto». R. C.

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