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Le baby gang tornano a colpire.

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Ormainella Capitale è emergenza: è il terzo episodio in quattro giorni dopo l'aggressione al bowling di viale Regina Margherita di martedì e il ragazzo rapinato in via Nomentana da quattro minorenni armati di coltello giovedì. Ieri, come detto, l'ultimo episodio. Vittima un tredicenne che si trovava alla fermata dell'autobus della linea 55, nei pressi di via Casilina. Il ragazzino è stato importunato dai sei minorenni che hanno cominciato a minacciarlo per tentare di farsi consegnare portafogli e telefono cellulare. Al sopraggungere dell'autobus, diretto a Grotte Celoni, la vittima è salita a bordo, ma i ragazzi lo hanno segito, continuando a importunarlo. Gli altri passeggeri, intanto, hanno cercato di intervenire per difendere il ragazzo e hanno anche avvertito l'autista che, così, ha proseguito verso il capolinea di Grotte Celoni senza mai fermarsi. Qui, tutti i ragazzi (4 italiani e 2 romeni), sono stati fermati dagli agenti della Polizia Municipale e condotti presso gli uffici dell'VIII Gruppo, diretto dal comandante Antonio Di Maggio, dove sono stati identificati e su è proceduto alla convocazione dei familiari. Ai sei giovani è stata contestata la tentata rapina. «C'è profonda amarezza nell'apprendere la sconcertante vicenda accaduta sull'autobus della linea 55 ai danni di un tredicenne, aggredito da altri 6 ragazzi che hanno tentato di rapinarlo. Le aggressioni delle baby gang sono fenomeni di devianza e delinquenza. Bisogna valutare nell'immediato azioni concrete per mettere un freno a questo problema così complesso. Si va verso una deriva pericolosa la cui cura sta nel dialogo e nella socializzazione. È necessario mantenere alta l'attenzione soprattutto nelle periferie», ha dichiarato il presidente della commissione alle Politiche sociali del Campidoglio, Giordano Tredicine. Il delegato del sindaco alle Politiche della sicurezza Giorgio Ciardi, invece, palude al «pronto intervento dei vigili, che sono riusciti a intercettare la baby gang sulla linea 55 dove si stava consumando l'ennesimo atto di bullismo nei confronti di un minorenne». Dan. Dim.

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