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Imprese, boom di assunzioni anticrisi

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PresidenteMondello, si aspettava tutte queste richieste dalle imprese romane per ottenere i fondi destinati alle assunzioni a tempo indeterminato? «No, non me l'aspettavo. Ho deciso di puntare su questo provvedimento perché sono convinto che ci attende un periodo particolare: l'economia ripartirà lentamente ma, al contempo, aumenterà la disoccupazione. Non c'è alcuna contraddizione. Il fondo per le assunzioni servirà a bilanciare, almeno in parte, questa tendenza. Inoltre sostenere il mercato occupazionale è un modo efficace per far ripartire i consumi». Dunque ci sono ancora imprenditori coraggiosi... «Questa manovra ha puntato fin dall'inizio sul coraggio degli imprenditori romani, che hanno aspettative meno negative di quelle che supponiamo». Mi sembra che questo provvedimento dimostri anche che la flessibilità non si è impadronita del mercato del lavoro. Finalmente si rivede il «posto fisso»... «Ci sono momenti storici in cui la flessibilità dei contratti favorisce la crescita e momenti invece in cui bisogna prendere una strada diversa». Crede che il bando si possa replicare su scala nazionale? «Certo, il governo potrebbe dare questa indicazione alle altre Camere di Commercio o queste ultime potrebbero adottarla autonomamente». I primi fondi destinati al sostegno all'occupazione sono stati esauriti in poco più di un mese. Ne stanzierete altri? «Porterò all'attenzione della prossima Giunta il rifinanziamento del bando con altri 3,5 milioni di euro». Che tipo di imprese hanno presentato richiesta per i finanziamenti? «Soprattutto aziende commerciali, che rappresentano circa il 40 per cento delle domande, ma anche quelle che si occupano di servizi e artigianato». In giapponese «crisi» e «opportunità» si scrivono con lo stesso ideogramma. Crede che per il nostro Paese la recessione abbia portato anche buoni frutti? «Tante imprese stanno utilizzando la crisi per rinnovarsi e per dare un maggiore contenuto innovativo ai loro prodotti, creando i presupposti per l'internazionalizzazione. La crisi poteva essere un'opportunità anche per la politica ma ho l'impressione che nessuno l'abbia colto».

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