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Ecco dove smaltire vecchie tv

Bambini davanti ad uno schermo tv di nuova generazione

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Con il via al digitale terrestre a Roma l'Ama fornisce le istruzioni per l'uso su dove devono essere gettati i vecchi televisori. Gli apparecchi non possono essere assolutamente inseriti nei cassonetti né abbandonati per strada, violazioni per le quali sono previste multe da 103 a 619 euro. Ama mette a disposizione dei cittadini due canali per il corretto conferimento dei rifiuti ingombranti, fra cui i televisori: 12 aree attrezzate aziendali (6 isole ecologiche e 6 centri di raccolta), completamente gratuite, e «Riciclacasa», servizio a pagamento di ritiro dei rifiuti a domicilio, tramite il chiamaroma 060606. Inoltre ogni mese viene organizzata una raccolta straordinaria domenicale gratuita di rifiuti ingombranti. Il prossimo appuntamento è fissato per domenica prossima nei Municipi pari della Capitale. Istituite, dalle 8 alle 13, quattordici ecostazioni mobili e aperte 7 strutture aziendali (3 isole ecologiche e 4 centri di raccolta). Oltre ai «tradizionali» ingombranti (sedie, mobili, scaffalature, divani, reti, materassi), sarà anche l'occasione per sbarazzarsi dei televisori non più utilizzabili. La corsa alla sostituzione dei vecchi apparecchi, spiega l'Ama, si è intensificata nel corso degli ultimi mesi. Si è passati da una media mensile di 210 tonnellate circa raccolte fino a maggio 2009 fino a punte di 323 tonnellate nel mese di settembre e di 379 nel mese di ottobre. I televisori rientrano nei cosiddetti Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e vengono quindi avviati al recupero presso le piattaforme di riciclo specializzate. Per informazioni su siti di conferimento e orari, è possibile contattare il numero verde Ama 800867035, attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 8 alle ore 17 e il venerdì dalle 8 alle 14, oppure consultare il sito www.amaroma.it. Ecco un breve vademecum con alcuni suggerimenti per evitare di restare «al buio». La parola d'ordine è risintonizzare il decoder o il televisore, un'operazione che probabilmente dovrà essere ripetuta più volte in questi giorni di assestamento per i nuovi segnali in digitale terrestre. Bisogna inoltre essere certi di avere l'antenna in buone condizioni, puntata correttamente e fissata in maniera stabile sul tetto: verifica che va affidata a un tecnico specializzato. Se il flusso video si blocca o l'audio è disturbato, probabilmente è necessario far controllare l'antenna. Se invece l'audio non è sincronizzato con il video, può bastare spegnere e riaccendere il decoder. La revisione dell'antenna è necessaria anche se la lista dei canali individuata dal decoder non ne «vede» più alcuni. «Per molti abbonati Rai del Piemonte il digitale è ancora qualcosa di "extra" terrestre. I disservizi inducono gli utenti a chiedersi che senso abbia pagare ancora il canone. Invitiamo il Governo ad intervenire con urgenza». Lo dichiara il capogruppo dell'Unione di Centro in Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Roberto Rao. «Limitarsi a sventolare i dati trionfanti del campione Auditel - sostiene - rende ancor più l'idea di un'operazione ancora poco credibile. Ecco perché abbiamo proposto di inserire nel campione una percentuale adeguata che rappresenti anche chi non riesce ancora a vedere la tv digitale. Al momento, infatti, è costituito solo da famiglie già attrezzate a puntino per essere immuni dal passaggio al digitale terrestre».

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