Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Nassiriya, vernice rossa sul monumento ai caduti

Raid vandalico al Parco Schuster (Foto Gmt)

  • a
  • a
  • a

Offendere i morti è l'atto più ignobile che ci sia. Un segno di vigliaccheria. E ieri coloro che hanno imbrattato di vernice rossa il monumento ai caduti di Nassiriya al Parco Schuster a San Paolo fuori le mura, hanno dimostrato quanta ignavia regni nelle loro menti. Hanno associato il loro gesto alla guerra e a una costruenda base militare in Trentino. Hanno voluto sporcare quel monumento a un giorno di distanza dall'anniversario di quella strage in Iraq. Questo luogo è diventato il sacrario dei militari, e non solo, morti nelle missioni di pace all'estero. Chi lo ha imbrattato ha offeso quei morti, le famiglie e tutti gli italiani che si riconoscono nelle forze armate. Un atto oltraggioso firmato da anarchici anti militaristi come rivela il volantino abbandonato davanti alla «Foresta d'acciao», quelle steli che ricordano i 19 eroi di Nassiriya. Carabinieri, soldati, un regista documentarista e un civile della Cooperazione. Uomini che in Iraq in quel novembre 2003 erano andati a portare la pace e sostenere il popolo iracheno. «Non c'è bisogno di parole, gesti come questi non meritano commenti - ha sottolineato il ministro della Difesa La Russa che, insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha deposto alcuni mazzi di fiori di fronte alle lapidi che ricordano i caduti italiani in Iraq e in Afghanistan. Merita invece tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto in ricordo di questi caduti che hanno fatto qualcosa per la pace, per tenere lontano dalle nostre città il terrorismo». L'insulto rosso come la vergogna che dovrebbe colorare il volto dei vigliacchi teppisti è stato subito rimosso dall'Ufficio decoro del Comune. Per il sindaco Alemanno «questo sfregio rappresenta un'offesa molto grave e per questo abbiamo voluto ripulire le lapidi con le squadre del decoro urbano e insieme al ministro La Russa far capire subito alla città' e alla comunità nazionale il rifiuto totale di atteggiamenti di questo genere». Alla breve cerimonia sono intervenuti tra gli altri il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini e il presidente della Anti-Defamation League, Abraham Foxman. Quest'ultimo, ha spiegato il consigliere del ministero della Difesa per gli Affari internazionali, Alessandro Ruben, «ha voluto essere presente per rendere omaggio al sacrificio dei militari italiani in Afghanistan e in Iraq».

Dai blog