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Picchiato perché ritenuto gay Alemanno: episodio allucinante

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«Bisogna dare una risposta repressiva ma anche insistere molto con il lavoro nelle periferie». È questa la reazione del sindaco Gianni Alemanno dal campo di concentramento di Auschwitz (dove si trova in visita con oltre 200 ragazzi per il «Viaggio della memoria») sull'aggressione contro un trentenne, ritenuto dagli aguzzini omosessuale, avvenuta venerdì notte a Ostia. «Ho sentito il questore che mi ha spiegato - ha detto il sindaco - la dinamica di questa aggressione che è stata molto violenta. Si tratta indubbiamente di una vicenda preoccupante, basata su fatti assolutamente allucinanti, come quello di identificare un modo di vestire con un comportamento. Purtroppo nelle nostre città e nelle nostre periferie - ha aggiunto Alemanno - esistono gruppetti di ragazzi emarginati che pensano di affermare se stessi in questa maniera». Il giovane è stato aggredito venerdì notte nei pressi della stazione Lido nord, tra via dei Romagnoli e via dei Promontori, da tre ragazzi, che, dopo avergli gridato «Frocio comunista», lo hanno preso alle spalle, scaraventandolo a terra e prendendolo a calci, fratturandogli il setto nasale e una costola. Il giovane - che non è affatto gay - ha denunciato l'accaduto agli agenti del Commissariato Lido e poi è stato portato all'ospedale Grassi. Sul fatto indaga la polizia.  L'ennesimo episodio di intolleranza ha suscitato sdegno bipartisan. Si tratta del settimo episodio di omofobia in due mesi. L'Arcigay va giù duro: «È orrendo. Un assurdo episodio di intolleranza. Un uomo, inseguito, quasi braccato e poi picchiato selvaggiamente nel cuore della notte. L'abbigliamento della vittima ha fatto pensare ai suoi aggressori che fosse gay e questo è bastato a scatenarli. Dobbiamo tutti domandarci come è stato possibile arrivare a questo punto. Roma non ne può più, servono iniziative educative e di formazione, a cominciare dalle scuole», ha commentato il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo. Il coordinatore nazionale della Fgci, Flavio Arzarello, ha chiesto invece a Maroni «una circolare ad hoc a tutte le strutture periferiche della polizia di Stato, impegnate all'ordine e alla sicurezza sul nostro territorio, per fare piena luce su questi episodi, impedire il ripetersi di tali reati e bloccare l'espandersi di questi atti di omofobia». Condanna unanime dal Consiglio comunale. Il presidente dell'Aula Marco Pomarici ha asicurato: «Daremo voce all'aggredito. L'episodio di Ostia lascia interdetti per la brutalità e la gratuità della vergognosa aggressione. Le ultime generazioni di giovani e giovanissimi sono certamente tra le peggiori in quanto a comportamenti spesso delinquenziali ed è necessario intervenire con la massima durezza. La Presidenza del Consiglio Comunale, da circa un anno, promuove una campagna contro il bullismo che è entrata ed entrerà nelle scuole, avvalendosi di testimonial, psicoterapeuti, spot e materiale informativo, per instillare la cultura del rispetto e della tolleranza. Il prossimo 11, col sindaco Alemanno visiteremo la scuola ebraica parlando di razzismo, intolleranza e antisemitismo. Il ragazzo aggredito e qualunque altra vittima di violenza sarà il benvenuto». Per il consigliere Udc Alessandro Onorato «l'aggressione di Ostia è l'ennesima dimostrazione che sul tema della tolleranza e della convivenza civile stiamo tornando pericolosamente indietro. Roma sta vivendo un periodo di recrudescenza». Per l'assessore comunale alle Politiche Sociali Sveva Belviso si è invece trattato «di un atto di intolleranza e inciviltà, per la quale ci deve essere una condanna unanime».

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