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Via Poma, guerra di perizie

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Simonetta Cesaroni uccisa con trenta coltellate il 7 agosto del 1990

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È attesa per il 9 novembre la decisione del gup Maddalena Cipriani sulla richiesta di rinvio a giudizio di Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, la ragazza uccisa in via Poma il 7 agosto del 1990, accusato della morte della giovane. Nel corso dell'udienza di ieri si è tenuto un confronto tra il consulenti della procura e quello della difesa, in merito all'accertamento svolto per verificare se l'impronta dei denti di Busco fosse compatibile con le immagini del morso riscontrato sul seno della vittima e lasciato, secondo gli esperti, al momento dell'omicidio. Stando a quanto riferito dai legali delle parti, l'avvocato Paolo Loria per Busco e Lucio Molinaro per la famiglia Cesaroni, i tecnici hanno esposto al giudice le tecniche e i metodi usati per svolgere tale accertamento. Mentre gli esperti del pm Ilaria Calò hanno ribadito la compatibilità tra il morso e l'arcata dentaria dell'imputato, quello della difesa ha in sostanza affermato che non è possibile giungere a tale conclusione partendo da dati incerti, quali sarebbero quelli del caso in esame. Il confronto si è svolto anche con l'ausilio di fotografie, grafici, ingrandimenti di immagini.

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