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Gli enti e i ministeri dovranno limitare i posti a loro riservati

Le auto blu parcheggiate occupano metà carreggiata

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A piazza Augusto Imperatore c'è un cartello sul lato destro con la scritta «posteggio taxi». Vietata la sosta quindi. Peccato però che i taxi sul quel lato della piazza non ci sono mai stati. Così come in via Giulia, dove campeggia la striscia gialla riservata agli uffici del Municipio. Trasferito più di un anno fa. Ancora, via Monserrato, posti auto riservati ai vigili urbani del I gruppo, anche questi trasferiti addirittura dieci anni fa. Sono tanti gli esempi su come la segnaletica, vuoi per «pigrizia», vuoi per distrazione, vieta la sosta anche laddove non è necessario o, meglio, non più opportuno. Così come sono davvero troppi i posti riservati ad enti pubblici che privano il comune cittadino, sia residente o lavoratore, di un posto auto. Il programma del delegato del sindaco al Centro storico, Dino Gasperini, in parte già avviato non lascia però più spazio alla «pigrizia» o alla «distrazione». Onorevole Gasperini, parcheggiare in centro è sempre più difficile, eppure c'è chi paga oltre 500 euro per un permesso Ztl, cosa state facendo per garantire la sosta? «Abbiamo completato un monitoraggio importantissimo, che si chiama proprio "alla ricerca del parcheggio perduto" e abbiamo individuato oltre 350 posti auto da recuperare per la sosta dei cittadini. In parte sono stati già recuperati». Recuperare da dove scusi? «Ho personalmente girato tutte le zone del centro e spesso abbiamo una segnaletica vecchia ed obsoleta. Oltre agli esempi citati prima, penso ai posti riservati del San Giacomo a via di Ripetta che abbiamo provveduto a recuperare, considerando che l'ospedale ormai non funziona più. Oppure sul lungotevere all'altezza di piazza Trilussa dove per motivi di sicurezza legati all'ex scuola ebraica era vietata la sosta. Anche in questo caso abbiamo recuperato 40 posti, come altri dieci posti sono stati recuperati a via Giulia e a piazza Augusto Imperatore. Ma di esempi ce ne sono diversi. Anche a Corso Rinascimento c'è un divieto di sosta per l'Atac che risale a venti anni fa». E il resto? «Stiamo procedendo ma i tempi sono brevi, si tratta in fondo di rispristinare la segnaletica». Un altro problema riguarda i posti riservati ai ministeri, ai parlamentari e in genere a tutti gli enti che gravitano in centro. Intendete limitarli? «Assolutamente sì. Non solo, ho già chiesto al Senato, ad esempio di ripristinare i posti auto a Corso Rinascimento. Il parcheggio dedicato ai senatori realizzato in largo Tognola, infatti implicava la "restituzione" alla città dei posti riservati su Corso Rinascimento». E il Ministero dei Beni Culturali, ha quasi un'intera strada con sosta riservata, Le sembra opportuno? «Ho già inoltrato la richiesta al Ministero di limitare i posti riservati. Sono davvero troppi e credo che presto una parte di essi torni ai cittadini». Veniamo al problema dei lavori, anche un micro cantiere crea disagi enormi per il parcheggio in centro, come ad esempio a piazza San Macuto. «A piazza San Macuto però la sosta non era consentita neanche prima del cantiere. Comunque sotto questo punto di vista ricordo il nuovo regolamento scavi che prevede l'individuazione obbligatoria di parcheggi alternativi qualora se ne dovessero togliere per motivi di cantiere. Mi risulta che il regolamento sia già attivo». Il semplice monitoraggio della segnaletica ha consentito il recupero di oltre 350 posti auto, ma dopo cosa accadrà? «Credo che un monitoraggio sulla segnaletica e le esigenze di viabilità che inevitabilmente cambiano nel tempo vada effettuato almeno una volta ogni due anni». Sus. Nov.

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