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Il governo boccia il Piano casa regionale

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Perquanto riguarda le «Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale - spiegano da Palazzo Chigi - la legge (varata a luglio dalla Giunta Marrazzo, ndr) è risultata censurabile dal Governo relativamente alle norme che prevedono l'istituzione obbligatoria di un fascicolo di fabbricato». Immediata la risposta dei vertici dell'ente locale: «Abbiamo già scritto una lettera al governo venerdì scorso per comunicare che se ci sono delle parti del testo del Piano casa che rischiavano di essere valutate come incostituzionali noi siamo pronti a modificarle per metterle a norma». Così l'assessore alla Casa della Regione Lazio Mario Di Carlo ha commentato la decisione del Cdm. «Credo però che sia stata fatta un'interpretazione estensiva del nostro testo di legge - ha aggiunto Di Carlo - noi abbiamo previsto l'obbligatorietà del fascicolo di fabbricato solo per gli edifici di proprietà pubblica, come quelli delle Ater o quelli di edilizia sovvenzionata dalle casse regionali. Non obblighiamo nessun privato a dotarsi di questo strumento contro la sua volontà». «Possiamo benissimo rivisitare noi stessi i testi prima del giudizio della Consulta se ci accorgiamo che sono privi di nessi e fondamenta rispetto alla legislazione nazionale», ha spiegato il governatore Piero Marrazzo, il quale però ha tenuto a precisare che «non è una bocciatura». «Sono solamente degli articoli - ha rilevato -. Siamo pronti a intervenire e a riformare alla luce di ciò che il governo ci dice». Più pungente, nei confronti del Cdm, il vice-presidente Esterino Montino: «Siamo convinti che la normativa sul fascicolo di fabbricato sia legittima, oltre che necessaria, perchè crea le condizioni per una moderna cultura della sicurezza».

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