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Intascavano soldi dei defunti

Inps

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Ogni mese si mettevano in tasca 500 euro. Non si trattava però dello stipendio guadagnato lavorando onestamente, ma erano soldi che ricevevano senza averne nessun diritto, restando comodamente seduti in casa. Come? Evitando di comunicare la morte del parente che aveva invece diritto a ricevere quella cifra: la pensione maturata dopo tanti anni di lavoro. Decine e decine di persone, però, una volta celebrato il funerale del parente, per anni hanno evitato di avvertire del decesso l'Inps, riuscendo così a intascarsi ogni mese un assegno di 500 euro. Una truffa che però è stata scoperta dagli uomini della Guardia di Finanza del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie, che dopo due anni di indagine hanno individuato i presunti responsabili della truffa. Contro 32 imputati, infatti, il procuratore aggiunto Maria Cordova, titolare delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio del gruppo di presunti truffatori, accusati di essersi messi in tasca illecitamente due milioni di euro. All'inizio delle indagini, la magistratura romana aveva fatto finire sul registro degli indagati 67 persone. Nel corso degli accertamenti sono state però archiviate la metà delle posizioni processuali. Adesso sarà il giudice Maddalena Cipriani a fissare la data della prima udienza preliminare per stabilire se mandare o meno alla sbarra i 32 imputati. Gli accertamenti della Finanza sono iniziati con esami incrociati eseguiti sui pagamenti pensionistici 2006 e all'anagrafe romana. Da questi è venuto alla luce che molti pensionati, anche se deceduti, continuavano a percepire lo stesso l'assegno di 500 euro. Soldi che invece si intascavano parenti o persone che avevano la delega per il ritiro della pensione. Durante l'inchiesta sono emersi anche centinaia di casi avvenuti in altre regioni d'Italia: la procura di Roma, a quel punto, ha inviato questi procedimenti penali agli uffici giudiziari competenti territorialmente, per permettere ai colleghi delle altre procure di mettere la parola fine alle truffe e individuare e condannare i responsabili.

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