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Manifesti pro-preservativi fuori dai licei. E divampa la polemica

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Sulpollice in gesto di ok è infilato un preservativo. «Hai installato l'antivirus?», chiede il poster. E sotto, più in piccolo: «Il preservativo ti tutela dalle malattie sessualmente trasmissibili e dalle gravidanze indesiderate». È la campagna a favore del sesso sicuro lanciata dal gruppo di Sinistra e Libertà alla Provincia. E sono stati proprio i muri delle più importanti scuole romane (Virgilio, Giulio Cesare, Socrate, Mamiani) a risvegliarsi ieri tappezzati di poster gialli. Ed è divampata la polemica. Il sindaco Alemanno è stato netto: «Mi sembra un'iniziativa fuori luogo e puerile, pretende di far pressioni esterne al mondo giovanile. Non mi sembra un'iniziativa opportuna». Mentre la coordinatrice nazionale del Moige Elisabetta Scala li definisce «approssimativi e superficiali». «Il cuore dell'iniziativa - replica il coordinatore Sl di Palazzo Valentini Gianluca Peciola - è l'attenzione sulla prevenzione dell'Hiv. Le parole di Alemanno - afferma - mi preoccupano perché sottovaluta un problema». Una posizione, quella del sindaco, che il consigliere regionale Pd Enzo Foschi giudica «avvilente». E se la politica è divisa, lo sono anche gli studenti: «È un'idea intelligente - afferma Gabriele, 17 anni, del Giulio Cesare - Io li comprerei». Contraria Federica, 19 anni, sempre del classico di corso Trieste, perché «metterebbe fretta ai ragazzi più giovani».

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