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San Sebastianello, lavori ultimati entro l'anno

Il Nicchione nela salita di San Sebastianello, vicino Piazza di Spagna a Roma

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Dopo oltre tre mesi di interruzione, da aprile a settembre, e due anni di attesa dal finanziamento, finalmente sono ripresi i lavori di restauro nel nicchione della rampa di San Sebastianello che si trova a due passi dalla mia abitazione. Spero proprio che stavolta l'opera venga ultimata e che l'area, la fontana e la vicina scale per Trinità dei Monti, possa tornare all'antico splendore. Mi domando: ma perché per tutta l'estate i lavori sono stati interrotti?  Lorenzo G. Il filo diretto con la cronaca di Roma. Potete inviare lettere, commenti e segnalazioni a questo indirizzo e-mail (clicca qui), al numero di fax 06/675.88.324 o via posta a Il Tempo - Lettere, piazza Colonna 366 - 00187 Roma. Si lavora alacremente nel Nicchione che si trova sulla salita di San Sebastianello, stradina nei pressi di Piazza di Spagna che s'inerpica tortuosa fra i muraglioni della Trinità dei Monti verso villa Medici. Con gran soddisfazione degli abitanti della via: «Era ora che venissero rimossi il degrado e lo schifo che da diverso tempo ristagnava nel nicchione e sulla rampa che sale, ci dice Marcello, portiere di uno stabile limitrofo. Oltre alle pareti screpolate, l'acqua fuoriusciva fino alla strada, pezzi d'intonaco quotidianamente cadevano giù. Inoltre c'era l'aggravio della frequentazione di barboni, sia nello spazio della fontana che sui gradini, uno spettacolo veramente indegno di una capitale come è Roma. Ora, conclude, quando saranno terminati i lavori, sarà un'impresa riuscire a mantenere quell'angolo così bello come i restauratori saranno riusciti a recuperarlo». Effettivamente, da quel che è possibile vedere attraverso la copertura sui ponteggi, l'ampio bugnato intorno alla fontana è completamente rifatto e anche pitturato; si intravedono gli operai lavorare ai piedi della fontana, probabilmente nell'ampliamento dello spazio davanti al monumento che sarà delimitato da colonnini antiparcheggio.   Per rispondere al nostro lettore abbiamo chiesto delucidazioni alla Soprintendenza del Comune di Roma che ci tiene a precisare che i lavori non sono mai stati interrotti: «I soli fermi di attività sono stati quelli per le ferie estive e le feste canoniche». È vero, precisano i tecnici, che il Progetto dell'intervento è stato redatto dalla Sovraintendenza Comunale nel maggio 2007 e che lavori sono stati avviati il 23 luglio 2008, ma è altrettanto vero che in corso d'opera sono state riscontrate situazioni molto più gravi di quanto si era potuto prevedere in fase di progetto, relative soprattutto alla massiccia presenza di infiltrazioni di acque provenienti dal terrapieno retrostante, le quali hanno comportato continue difficoltà allo svolgimento delle operazioni e rischiato di compromettere il buon esito dei lavori. Pertanto, concludono, l'ultimazione dei lavori, prevista in origine per l'aprile del 2009, è stata spostata, atti burocratici permettendo, alla fine dell'anno in corso. La monumentale fontana detta il nicchione, perché incassato nel terrapieno sotto la passeggiata di Trinità dei Monti, è architravata e voltata, ben adorna da romantici tralci d'edera. All'interno, nel XVII secolo, fu posto un sarcofago strigilato di origine romana ornato da tre statue. Sotto il complesso descritto venne collocata una piscina d'acqua che raccoglieva gli zampilli gettanti all'interno del sarcofago soprastante. Un paio di secoli dopo, nel settecento venne posto in alto, a coronamento della fontana un arco a cornice spezzata sormontato da uno stemma. Faceva parte delle diciotto fontane con cui si doveva celebrare l'ultimazione dell'acquedotto dell'acqua Vergine a Roma che ancora oggi rifornisce alcune zone del centro storico.

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