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Vacanze "bidone", preso re della truffa

Polizia

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Prometteva con annunci su internet vacanze da sogno a prezzi vantaggiosi in località come Formentera e la Costa Smeralda, ma anche corsi di cinese e trattamenti estetici. Per prenotare bastava mandare un anticipo attraverso agenzie di transazione di denaro e a quel punto il «re della truffa» si dileguava. Aveva costruito negli anni un sistema molto esteso ed ingegnoso C. R., il 31enne di Gorizia arrestato l'altro ieri a Tolone dopo un anno di indagini condotte dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo. Per gli annunci l'uomo cambiava continuamente identità ed in alcuni casi utilizzava anche nomi di persone che aveva precedentemente truffato. Per prenotare una vacanza richiedeva circa 300 euro di caparra e, secondo gli investigatori negli anni aveva guadagnato ai danni degli ignari «navigatori» quasi un milione euro.  Il truffatore dalle mille identità utilizzava un nome falso anche nella vita reale. Si era spacciato con la sua fidanzata, una 27enne di Frosinone, per un ricco olandese produttore di musical che gestiva diverse proprietà a Montecarlo. A far scattare l'indagine è stata proprio la ragazza nell'agosto 2008. L'arrestato infatti aveva deciso di raccontarle la verità in una lettera nella quale confessava il suo vero nome e il suo «lavoro» spiegandole che «non rischiava il carcere» per quest'attività che svolgeva ormai da «otto anni» e della quale erano al corrente anche i genitori. Tornato dopo qualche giorno nel loro appartamento in zona Celio ha sequestrato per circa una settimana la ragazza impedendole di uscire e di comunicare con il mondo esterno, ma attraverso una mail la giovane è riuscita a mandare un messaggio al padre e a far scattare le indagini L'uomo, che risiedeva dal 2007 a Roma, conviveva con la ragazza da circa un anno. Conduceva una vita agiata, si muoveva esclusivamente in taxi e risiedeva in via Mastro Giorgio a Testaccio. Tra le sue truffe anche una ai danni di una giovane coppia con la quale si era spacciato per un avvocato proprietario di un appartamento a Talenti. Dopo aver incontrato i giovani in un bar si era fatto consegnare documenti e 1.200 euro di caparra prima di allontanarsi con una scusa. Per le indagini è stata fondamentale la collaborazione dei cittadini». Ha spiegato il dirigente del commissariato Colombo della polizia di stato, Diego Acqui, durante una conferenza stampa. Attraverso le denunce dei truffati e dai prefissi dei cellulari che comparivano sugli annunci pubblicati nei vari siti internet l'uomo è stato rintracciato nel sud della Francia e richiesto il mandato di arresto europeo.

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