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Fiaccolata antiomofobia Adesione unanime alla proposta del presidente Provincia

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Mentresi levano voci bipartisa, quelle del viceministro del Commercio estero Adolfo Urso (Pdl), e del candidato alla segreteria del Partito democratico, Pierluigi Bersani, per accelerare la legge contro l'omofobia. «Una manifestazione - ha detto - in cui si ritrovino insieme il Comune, la Provincia, la Regione, il cardinale vicario di Roma, il rabbino capo, l'imam della moschea, le associazioni dei gay, degli immigrati, i sindacati e tutta la società civile per chiarire che chi colpisce il diverso colpisce anche noi». Dal presidente della Regione Piero Marrazzo al sindaco di Roma Gianni Alemanno, dal presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici al segretario regionale della Cgil Claudio Di Berardino, è un coro di sì convinto. Se Marrazzo «aderisce con convinzione» perché «ci sono diritti e principi che, se messi in discussione, rischiano di colpire le basi della convivenza civile e democratica di una collettività»; Alemanno rilancia e aggiunge: «vogliamo lanciare questa fiaccolata che sia una reazione di tutta la città a tutte le forme di intolleranza e di violenza». «La quasi totalità dei romani crede nella tolleranza quanto nella legalità e deve isolare la violenza da qualsiasi parte essa provenga» ha dichiarato il coordinatore di Roma del Pdl, Gianni Sanmarco che sottolinea che «il coordinamento romano del Pdl aderisce alla fiaccolata contro ogni forma di intolleranza e di discriminazione promossa dal sindaco Alemanno e dalla altre istituzioni territoriali. La Comunità ebraica di Roma si dice pronta «ad aderire ad ogni iniziativa che possa servire prima di tutto a condannare ogni azione xenofoba, razzista e in questo caso anche omofobica». E anche la Cigl, con il segretario Claudio Di Berardino «porterà le fiaccole». Dal mondo gay un plauso e l'invito della presidente di Gay Projet Imma Battaglia rivolto a Marrazzo e Alemanno di far visita al Gay Village perchè «è importante la vicinanza delle istituzioni». La voce fuori del coro è di Forza Nuova che critica Alemanno e promuove «il 10 ottobre una manifestazione per la famiglia».

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