Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

I «gladiatori», come amano farsi chiamare, restano lì, all'ombra del Colosseo.

default_image

  • a
  • a
  • a

Damartedì scorso la vita dei manifestanti continua tra il via vai dei turisti e il tentativo di spostare la quotidianità ai piedi dell'arena. «La stampa ci ha abbandonati e pure le istituzioni - dice Massimo Colilli, rappresentante Cisal - Cutrufo mi aveva promesso personalmente che entro tre giorni sarebbe arrivata una soluzione. La scadenza non è stata rispettata. Aspettiamo fino a martedì e poi ricominciamo con le occupazioni. Siamo trecento come alle Termopili e siamo pronti a sparpagliarci per la città, occupando i luoghi simbolo di Roma». Un manipolo di uomini, sostenuto dalle famiglie e dai turisti del Colosseo che si fermano davanti al loro banchetto informativo per ascoltare i motivi della protesta. Dormono lì, sui cartoni. I più organizzati hanno le sdraio. La sera giocano a carte, i figli a far loro compagnia. Resistono e per stasera hanno organizzato un raduno, anzi una festa. «Saremo tutti e trecento - dice Massimo - più le famiglie, ceneremo e discuteremo insieme». Aug. Mar.

Dai blog