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Stop all'alcol, multe e controlli

Alcol, un bar di Roma

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Movida-caos, immigrazione, ubriachezza. Per la seconda notte consecutiva le forze dell'ordine hanno passato al setaccio il centro della Capitale e il litorale romano. Cominciamo da Roma. Dopo i due turisti canadesi, i primi a vedersi recapitare un verbale a Campo de' Fiori, l'altra notte, in virtù del giro di vite contro la movida violenta voluto dal sindaco Alemanno, la polizia ha accertato nel fine settimana sei violazioni al divieto di vendita da asporto di bottiglie in vetro e lattine. Le aree monitorate dagli agenti sono state Campo dè Fiori e piazza Navona, le più gettonate dal popolo della notte. Nel corso del servizio di vigilanza sono state identificate 191 persone e sono state accertate 11 violazioni amministrative, delle quali sei riferite all'ordinanza anti-vetro e cinque per violazioni di carattere igienico-sanitario. Ma è la settimana che arriva quella più importante per dare battaglia allo sballo notturno. Da oggi, infatti, le ordinanze emanate nel corso dell'ultimo comitato provinciale per la sicurezza, saranno applicabili visto che è trascorso il tempo necessario per notificare agli esercizi pubblici la nuova disciplina: niente alcol «da passeggio» a partire dalle 21 in tutte le zone della movida. L'altra notte, nelle zone circostanti piazza Trilussa, piazza Campo de' Fiori, via dei Giubbonari e San Lorenzo, la polizia ha effettuato 21 posti di controllo, identificando 302 persone, delle quali 17 straniere che sono state accompagnate all'Ufficio Immigrazione. Sotto osservazione anche diversi locali pubblici: in particolare sono stati controllati 16 esercizi commerciali. Ma c'è chi non giudica le nuove norme efficaci per ristabilire tranquillità nelle zone predilette dal popolo della notte. «Spero che siano solo misure transitorie e che, passata l'emergenza, il prefetto e il sindaco le revochino», ha chiosato il presidente della Confcommercio Roma Cesare Pambianchi. Per Pambianchi l'ordinanza che vieta di bere alcol lontano dai locali dopo le 21 «può forse essere utile perché psicologicamente può avere un effetto tra i giovani ma non è con il proibizionismo che si risolvono i problemi» e, comunque, bisogna fare dei distinguo «non criminalizzando chi, soprattutto nel periodo estivo, vuole stare all'aperto per divertirsi». Non è andata meglio a chi ha violato la legge sul litorale. Durante i controlli su chioschi e locali notturni a Ostia, i carabinieri hanno comminato sanzioni da ottomila euro a due locali per violazione delle norme igienico-sanitarie.

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