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Multe pazze, sit-in in Comune

Sit-in in Campidoglio

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Decine di romani indignati hanno manifestato ieri sotto al Campidoglio per chiedere di «cancellare gli interessi di mora» e «sospendere le ipoteche, i blocchi amministrativi e i pignoramenti». «Armati» di cartelli contro la «Gerit Pescecane» e all'insegna dei cori «Multe, no affari!» i cittadini annunciano battaglia. I manifestanti, radunati dall'associazione «Radici», chiedono che le infrazioni commesse prima del 2004 cadano in prescrizione. «Le notifiche di pagamento arrivano allo scadere dei termini consentiti, dopo cinque anni, così gli interessi schizzano alle stelle», denuncia Fabrizio, che raccoglie le firme in piazza. «È assurdo esigere interessi di multe antecedenti al 2004 - aggiunge Luigi Di Cesare - e deve essere annullato il fermo amministrativo, il sequestro dei conti bancari e le ipoteche di immobili che vengono applicati al primo ritardo di pagamento». In piazza c'è chi racconta, come Corrado, situazioni paradossali: «Otto anni fa mi rubarono l'auto. Fu ritrovata tempo dopo abbandonata a Ponte Milvio con una multa dei vigili urbani. Feci ricorso, il giudice mi ha dato ragione, e oggi mi ritrovo col fermo dell'auto». O Paolo, che si trova a dover pagare una contravvenzione del '97 arrivata dodici anni dopo: da 30 mila lire è schizzata a 300 euro. Dopo due ore di proteste una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del sindaco, Antonio Lucarelli, al quale è stata illustrata la proposta di delibera per riformare il sistema di riscossione. L'amministrazione ha ricordato l'impegno dell'assessore al Bilancio, Maurizio Leo, che ha presentato un emendamento al decreto «anticrisi» del Governo in linea proprio con le proposte dei cittadini: cancellare gli interessi e le sanzioni accessorie sulle multe notificate prima del 2004 e rateizzare quelle successive al 2005. Domani l'assessore incontrerà i cittadini. Per trovare una soluzione condivisa a un problema con cui i romani sono costretti a fare i conti da anni.

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