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Sesso davanti alla figlia minorenne

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Erano accusati di aver coinvolto una bambina in atti sessuali, nonché di aver compiuto atti sessuali in presenza della stessa minorenne. Adesso, Christiana B.P., cittadina danese e il suo compagno, John S., sono stati condannati per il solo reato di «corruzione di minorenne», ovvero per il compimento di atti sessuali in presenza della bambina che all'epoca aveva solo 6 anni. Assolti, invece, dall'accusa di violenza sessuale. Sei mesi di reclusione sono stati inflitti alla coppia dalla IV sezione del Tribunale collegiale di Roma. Per la donna è stata dichiarata decaduta la patria potestà. La complessa storia giudiziaria iniziò nel 2002, quando la bambina era in Italia dal padre, ex compagno di Christiana P. Fu lui ad accorgersi che qualcosa non andava. Nonostante le rassicurazioni dell'ex compagna, decise inizialmente di affidare la figlia a uno psicologo. Successivamente presentò alcuni esposti in procura con l'assistenza degli avvocati Antonio Cardamone e Franco Merlino; anche perché dal 2003 non riesce più a vedere la figlia, nel frattempo portata in Danimarca dall'ex compagna. Di lì, l'apertura di un'inchiesta che è stata affidata al pubblico ministero romano Nunzia D'Elia (che in sede processuale aveva chiesto la condanna dei due imputati a tre anni e mezzo di reclusione).  Stando all'accusa, la coppia aveva avuto rapporti sessuali in presenza della bambina, coinvolgendola anche nei loro «giochi». Per quest'ultima accusa, però, i due imputati sono stati assolti. «Speriamo che dopo questa condanna - ha detto l'avvocato Cardamone - le autorità danesi si convincano a collaborare e consentire al mio cliente di poter vedere la sua bambina, che le è stata sottratta dal 2003».

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