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Abusivi pronti al "porta a porta"

Mercatino

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Una scena del crimine con borsa, ombrello e occhiali taroccati. Sarà una delle tante immagini che presto vedremo campeggiare sui cartelloni pubblicitari nelle strade di Roma per scoraggiare gli acquisti dai vu'cumprà e favorire il commercio legale che, nella capitale, costituisce il 30-35 per cento dell'economia, quella sana. Dopo le ordinanze antiborsoni, con i sequestri della merce contraffatta all'uscita delle metropolitane, «che ha già dato buoni risultati» sottolinea l'assessore al commercio capitolino Davide Bordoni, il Comune di Roma parte con la fase due, una campagna informativa che punti a responsabilizzare gli acquirenti. Non solo multe ai clienti, dunque, ma un tam-tam su cartelloni pubblicitari 4 metri per tre, e 100x140, diretto ai romani mentre ai turisti stranieri saranno distribuiti vademecum in inglese presso i punti di informazione turistica per tenerli alla larga dagli ambulanti irregolari. Ma le multe ai clienti ci saranno, eccome. «Come da tempo prevede la norma nazionale, del resto» conferma l'assessore Bordoni. Ma dopo i titoloni a effetto sui giornali, anni fa, con multe da 3.000 euro fioccate sulle spiagge italiane, chi le ha più viste? Torneranno a Roma ma saranno «tarate» sull'acquisto. Quanto? «Su una borsa da 100 euro altrettanti di multa» spiega Bordoni, tanto vale comprarne una vera. I comandi dei vigili sono allertati. E pure i vu'cumprà che per non farsi sfuggire i clienti potrebbero rafforzare la "fidelizzazione", con il porta a porta, come già si fa da tempo sul litorale, dove l'estate si ordinano piumini e felpe taroccate per l'inverno recapitate a casa. O aumentanto la distribuzione di bigliettini da visita col numero di cellulare, per ordinare la borsa di tendenza come succede all'Eur o a viale Marconi. «È possibile - conferma Bordoni - ma è lo smercio sarà minore di quello su strada». L'amministrazione andrà avanti, come ha confermato anche il sindaco Gianni Alemanno, ieri mattina, intenzionato a sentire «l'assessore Bordoni, e vedremo esattamente cosa fare». Anche perché, ha sottolineato Alemanno «la lotta all'abusivismo commerciale rimane una delle nostre priorità perché è una sorta di coagulo di molte forme di illegalità, di degrado e di microcriminalità. Intendiamo intervenire con la massima decisione possibile». Plaude il presidente di Confcommercio di Roma Cesare Pambianchi. «Era ora. L'annuncio dell'assessore Bordoni di punire anche i clienti dei venditori abusivi, dimostra che finalmente la battaglia all'abusivismo commerciale e all'illegalità ha cominciato a marciare nella giusta direzione» ha detto Pambianchi. «Sono anni - continua - che la nostra categoria richiede un intervento di questo tipo sul territorio, che di fondo non è altro che l'applicazione delle normative vigenti in materia di abusivismo commerciale e sanzioni nei confronti degli acquirenti di merce illegale» «Questo fenomeno - aggiunge Pambianchi - ha da tempo superato i confini della microcriminalità e appare agli occhi di tutti, e del commerciante onesto e rispettoso della legge in particolare, come una sorta di mostro tentacolare, in cui ad agire sono più spinte negative che vanno dal produttore al rivenditore fino al consumatore finale, non meno colpevole di altri. «I recenti fatti di cronaca come quelli di Porta Portese 2 - conclude Pambianchi - testimoniano l'urgenza di un simile provvedimento che significa per la nostra categoria un ulteriore passo in avanti nel contrasto di una deriva di illegalità che negli ultimi tempi ha già registrato una brusca frenata grazie ai provvedimenti presi dall'amministrazione comunale. La proposta dell'assessore Bordoni è l'ultimo tassello mancante alla risoluzione, speriamo definitiva, di questo vergognosa irregolarità commerciale». E su Porta Portese 2 ieri pomeriggio ha lanciato un drammatico appello il presidente, Giuseppe Antonio Colace: «Non permetteremo agli zingari di rovinare le famiglie di 500 operatori regolari - ha detto - Se domenica tornano siamo pronti a dargli fuoco».

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