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Bottiglie usate come coltelli Anche San Paolo si ribella

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.«Qui ormai è terra di nessuno, e non ci venissero a dire che la colpa è dei residenti» dice Armando Miniati, vicepresidente del comitato di quartiere San Paolo. «Petizioni con raccolte firme chilometriche e lettere ed esposti presentati alle forze dell'ordine - continua - non sono servite a porre fine a risse, bivacchi e schiamazzi». L'altra faccia di Ostiense, al di quà della basilica, somiglia tanto al quadrilatero della movida senza regole, a via Libetta, via del Commercio, viale del Porto Fluviale, piazza Bottego e via del Gazometro, che pullulano di locali, ma senza le tutele della vicina Testaccio, che riversa i suoi problemi nella zona limitrofa, dove vivere diventa impossibile. Stesso degrado, ma diversa origine. «Dieci anni fa qui si stava veramente bene» racconta Miniati, residente da 52 anni. Ma via Gozzi, Leonardo da Vinci e via Chiabrera non si riconoscono più. «I negozi presenti sul territorio da generazioni - continua Miniati - sono passati ai cinesi, che hanno trasformato la zona in una piccola piazza Vittorio di cineserie da un euro, proliferano phone center e internet point, che spesso vendono alimentari e alcolici anche per tutta la notte». E col passaggio di mano sono cambiati anche gli avventori di locali che «interpretano le regole a modo loro». Alimentari etnici, pizzerie, kebab e gelaterie sempre aperte, mentre «i negozi del gruppo bangladesh vendono alcolici fino a notte fonda, così si creano i bivacchi, che degenerano in litigi, zuffe, che infastidiscono i residenti». E di giorno l'assedio di ambulanti, «sia autorizzati, che arrivano in con grosse auto e creano ingorghi- spiega Miniati -, e gli abusivi che occupano i marciapiedi. Le strade sono una casba, il parcheggio in doppia fila è la regola, ma ci sono mezzi parcheggiati anche in terza e quarta, che intralciano scivoli per handicappati, strisce pedonali e passi carrabili intorno alle fermate metro Marconi e San Paolo». In attesa dell'ordinanza antivetro, dopo il tavolo aperto con l'assessore Bordoni, appello del presidente del cdq Ostiense, Andrea Mocciaro ai commercianti: «cominciate a vendere birra e alcolici nei bicchierini di plastica».

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