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E alla stazione Nuovo Salario non basta il bar a ridare decoro

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L'eserciziocommerciale è stato ben accolto dalla gente. «In molti, soprattutto signore, ci hanno detto d'essere più sereni perché così la stazione si popola e si illumina», dice Mariano dipendente del punto di ristoro. Ma i gestori del locale, colpito dal primo furto a pochi giorni dall'inaugurazione, non sono tranquilli. La stazione è popolata da sbandati romeni, un paio riconosciuti come autori del furto: abitano piccole case agricole abbandonate, nel parco che costeggia lo scalo ferroviario. Intorno a quelle stamberghe, resti di motorini rubati, portafogli vuoti frutto di borseggi, refurtiva varia. «Inutile di notte chiudere i cancelli della stazione - dice Paolo Catarinozzi, uno dei due titolari del Cafè - Quelli arrivano dal parco, salgono sulle banchine dei binari, e penetrano nella stazione. Ci hanno fatto un danno enorme e le nostre macchinette per i giochi virtuali stanno ancora buttate accanto al primo binario, lì dove le hanno trascinate. Serve un pattugliamento come alla Stazione Nomentana e un rastrellamento serio del parco». Altra nota dolente, la pulizia. «L'Ama non passa da una settimana. Non sappiamo più dove mettere i sacchi con la spazzatura - sottolinea Paolo – Anche il presidente del IV Municipio ha sollecitato l'Azienda, ma nulla è accaduto. Avevamo chiesto un secchione dedicato, ma non ci è stato dato». Inoltre, il martedì richiama tanti sbandati di zona per la distribuzione di vestiti da parte della Caritas e della Comunità di Sant'Egidio. «Iniziativa lodevole, ma mentre stanno ad aspettare gli operatori, si ubriacano, litigano, defecano e urinano dove capita», aggiunge Mariano. Su marciapiedi e aiule rimangono i resti di tali bivacchi».

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