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Nel Pdl volata Crimi-Todini

Regione

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{{IMG_SX}}Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Rocco Crimi o l'imprenditrice Luisa Todini. Uno dei due potrebbe sfidare il presidente della Regione Piero Marrazzo nelle elezioni del 2010. Il dibattito è soltanto all'inizio ma dopo l'ipotesi, durata soltanto un paio di giorni, di schierare la sindacalista dell'Ugl Renata Polverini, nel Pdl qualcosa si muove. L'idea base è che il candidato alla presidenza del Lazio sia «targato» Forza Italia, anche per equilibrare l'amministrazione comunale guidata da Gianni Alemanno. Non solo. Negli ultimi anni gli azzurri hanno rosicchiato consensi a destra e al centro, passando da cinque a nove consiglieri regionali. Ma trovare un esponente che possa conquistare il Lazio non è semplice perché se è vero che in questo momento il «vento» tira decisamente verso il Pdl, il presidente Marrazzo riscuote ancora successo tra gli elettori. Ci sono poi due incognite. Una è l'Udc, l'altra La Destra. La legge elettorale non prevede il ballottaggio: con chi si schiereranno i due partiti? Una delle intuizioni dei vertici del Pdl è stata Luisa Todini. Poco più che quarantenne, la presidente della Todini Finanziaria spa, azionista dell'azienda di costruzioni con filiali in dodici Paesi di quattro diversi continenti, è già stata impegnata in politica. È stata eletta a Strasburgo nel 1994. Poi è tornata in azienda. Adesso esponenti di primo piano di Forza Italia (vicinissimi al presidente Berlusconi) sono tornati a «corteggiarla». Ma lei avrebbe alcune perplessità. Innanzitutto è l'unica a mandare avanti l'azienda di famiglia. Certo ci sono due amministratori ma come si fa a lasciarne d'un colpo la gestione? Seconda ragione: l'impresa di costruzione «lavora» con gli appalti pubblici. Come sottrarsi all'eventuale conflitto d'interessi? Sembra invece più probabile l'impegno del sottosegretario con delega allo Sport Rocco Crimi. Cinquantenne messinese, fedelissimo del Cavaliere (tesoriere del partito) e in Forza Italia sin dal 1994, è laureato in farmacia e specializzato in farmacologia. Ha insegnato nelle università di Messina e di Roma, è presidente dei laboratori farmaceutici Krymi. La sua candidatura nasce da lontano. Innanzitutto dalla volontà di Crimi di occuparsi di questa regione, in secondo luogo perché uno dei suoi maggiori «sponsor» politici è Antonio Tajani. Quest'ultimo, più volte indicato come possibile sfidante di Piero Marrazzo, ha scelto di restare commissario europeo. Dunque sostenere Crimi sarebbe la migliore occasione per prendere due piccioni con una fava.

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