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Alemanno: "In cella chi gira armato"

Uomo armato

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{{IMG_SX}}Una lunga lista di episodi che hanno lasciato sulle strade di Roma diversi feriti e a volte anche morti. L'ultima tra adolescenti armati di coltello, sabato pomeriggio, al centro, in via del Corso: l'intervento della polizia ha evitato il peggio. Per questo motivo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ieri ha chiesto di «inasprire le pene e rendere possibile l'arresto in flagranza per chi è trovato in possesso di coltello». Una richiesta fatta attraverso una lettera inviata al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, e a quello della Camera, Fabrizio Cicchitto. Nella lettera Alemanno sottolinea che «negli ultimi tempi si è registrato un notevole incremento di atti di violenza commessi con l'utilizzo di armi da taglio, ferimenti e omicidi che avvengono a seguito di risse o liti per futili motivi e, certamente, debbono essere messi in relazione con l'abitudine di moltissimi soggetti di portare con sé armi da taglio». L'ultimo episodio ha visto adolescenti della Roma bene, divisi in due fazioni, che si sfidano e si fronteggiano con bottiglie di birra in mano e pronti a usare coltelli con lame lunghe 21 centimetri. Scene di violenza urbana in pieno centro nella Capitale lo scorso sabato pomeriggio tra lo stupore dei turisti e dei romani a passeggio per lo shopping. Così due minorenni, di 16 e 17 anni, entrambi figli di professionisti, sono stati denunciati. Ieri la Questura è scesa in campo, con il capo della Squadra mobile Vittorio Rizzi che ha rivolto un appello alle scuole «affinché vigilino sui ragazzi». «Può sembrare un segno di difesa, ma chi porta un coltello lo fa per utilizzarlo alla prima occasione», è l'allarme lanciato da Rizzi. Il sindaco di Roma pochi giorni fa aveva mostrato interesse per la proposta di installare metal detector davanti alle discoteche per evitare di introdurre coltelli. Per ora la Questura ha intensificato i controlli, soprattutto nelle zone della movida romana e nel fine settimana per contrastare risse, sempre più violente, tra ragazzi armati di coltelli. Sfide che a volte finiscono in tragedia. Come il 16 aprile quando in una lite per un parcheggio un uomo di 45 anni è stato accoltellato e ucciso da un altro automobilista all'Eur. Il tutto davanti a moglie e figli piccoli di vittima e aggressore. Stesso tragico epilogo il 29 marzo per una rissa scoppiata tra due gruppi all'Ostiense finta con un trentunenne ferito a morte da una coltellata al cuore e re feriti. Tutto per una cubista. Il 5 aprile un ragazzo di 17 anni è stato arrestato dalla Squadra mobile perché ritenuto responsabile del ferimento di un giovane di 19 anni avvenuto la notte precedente davanti a un locale di Testaccio.

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