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Crisi, Roma sarà la prima ad uscirne

Il sindaco Gianni Alemanno

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Non solo una linea politica quella tracciata ieri dal sindaco Alemanno intervenendo all'assemblea della banca di Credito Cooperativo, ma azioni concrete per sostenere e far ripartire l'economia della Capitale. Opere pubbliche, un grande piano di investimenti e poteri speciali per snellire tutte quelle procedure burocratiche spesso a monte di cantieri mai iniziati. «Questo è il momento delle opere pubbliche e degli investimenti - ha sostenuto Alemanno - questa è la strada che dobbiamo imboccare per far sì che gli effetti della crisi siano minimizzati affinché Roma sia la prima città ad uscire dalla crisi». Rimettere in moto l'economia dando lavoro alle imprese, grazie a un piano investimenti di 3,2 miliardi di euro, varato nella sessione di bilancio «puntando al massimo risparmio della spesa corrente e ricavando una cifra concreta per dare un impulso reale allo sviluppo e alla ripresa. ma tutto questo non può rimanere sulla carta - ammonisce il sindaco - l'impegno successivo è dunque quello di convogliare tutte queste risorse su opere effettivamente cantierabili. È finito il momento in cui in questa città i progetti venivano decisi in cinque nel cosiddetto "salotto", noi daremo vita a una grande partecipazione di tutte le realtà sociali». Una partecipazione che avrà il suo primo importante appuntamento nella conferenza cittadina che si terrà probabilmente prima dell'estate. «Il 12 maggio termineranno i lavori della commissione Marzano che serviranno a mettere in campo progetti e idee - annuncia Alemanno - il documento conclusivo sarà poi discusso in un grande momento di confronto, una grande conferenza cittadina costituita da tutte le forze sociali, produttive e del sistema bancario. Ma è necessario che poi investitori e banche si confrontino con le istituzioni e le imprese per dire su quali tra i vari progetti che usciranno dalla commissione Marzano e dalla conferenza cittadina saranno in grado di intervenire e investire». Entro l'estate insomma si avrà quel piano strategico cittadino in grado di rilanciare l'economia. Con una marcia importante in più: i poteri speciali. «Il 30 aprile si completerà l'iter parlamentare di Roma Capitale - ha ricordato il primo cittadino - finalmente avremo quei poteri speciali inseguiti da 20 anni, ma questi poteri non saranno fini a se stessi, dovranno essere al servizio di un modello di sviluppo che veda la nostra città proiettata a livello internazionale».

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