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Vigile pestato, famiglia sotto processo

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{{IMG_SX}}La madre e due fratelli maggiori. Ieri sono stati convalidati i loro arresti per il pestaggio mercoledì a Tor Bella Monaca di un vigile dell'VIII Gruppo che voleva controllare il loro familiare di 14 anni su un motorino senza targa. Gli indagati sono pregiudicati e ora accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Lei, Anita D.S., 42 anni, e il figlio L.D, di 18, hanno l'obbligo di firma nella caserma dei carabinieri. Il più grande, 23 anni, anche lui L.D, è rimasto in carcere. Domani il processo. Il quattordicenne A.A. è stato denunciato. Il vigile aggredito, D.G., 57 anni, sposato, due figli ha una prognosi di oltre 20 giorni: è stato colpito a un occhio, alla mandibola, alla testa, alle costole e alle gengive. I testimoni hanno parlato di persone che lo colpivano con gli anfibi e con le stesse scarpe gli montavano sulla testa. I due colleghi intervenuti se la caveranno con 5 e 7 giorni di cure. Il sindacato Ospol è allarmato: a Roma 122 aggressioni ai vigili nei primi tre mesi del 2009. Il sindacato «invita il sindaco costituirsi parte civile. Spiega il comandante dell'VIII, Di Maggio: «Servono attività che inseriscano i minorenni in un percorso di legalità».E nei giorni scorsi, Di Maggio, con una lettera al comandante del Corpo Giuliani si è dimesso dalla direzione del Gruppo sicurezza sociale urbana, che dirigeva dal 2006 e resta a disposizione dell'amministrazione comunale». Il sindaco Alemanno: «Lo convincerò a non lasciare».

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