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Non rincasa all'orario stabilito Uccide il figlio con una coltellata

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Èda poco passata la mezzanotte quando Vipan Kumar, 21enne di origine indiana ma nato in Italia, torna a casa accompagnato in auto dal fratello più grande, che dopo averlo lasciato davanti al cancello di casa prosegue la serata in compagnia della sua ragazza. Una volta all'interno la tragedia: Vijai, il papà di Vipan, 49 anni, indiano in Italia dal 1981, rimprovera il figlio per l'ennesimo ritardo. A quel punto Vipan reagisce: «Io faccio come voglio, non ho più 18 anni», scatenando la furia del papà. Nasce una discussione, che in pochi minuti assume dei toni sempre più accesi, tanto che dopo alcuni spintoni dati e ricevuti, Vijai, il padre, impugna un coltello da cucina e sferra un colpo al cuore di suo figlio Vipan, che stramazza a terra in un lago di sangue. L'uomo, da tempo in cura per problemi di salute, si rende conto di quel che ha fatto, e chiama il 118 nel tentativo disperato di salvare suo figlio. Sul posto arrivano un'ambulanza ed una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Anzio, avviano le indagini per capire l'accaduto. «Non volevo farlo - ha ammesso l'uomo tra i singhiozzi - non volevo ucciderlo, abbiamo cominciato a litigare e poi non so cosa sia successo. La mia vita è distrutta». La tragedia si è consumata davanti agli altri familiari: la mamma e fratello più grande di Vipan, Vikas, tornato a casa dopo una telefonata tra le lacrime del padre. Nel frattempo il 21enne indiano, trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, non riesce a sopravvivere, e per il papà si profila l'accusa di omicidio. I militari intervenuti riferiscono di liti tra i due che negli ultimi tempi si erano fatte sempre più frequenti: Vijai rimproverava al figlio di non essere in grado di rendere al meglio nel loro negozio di ortofrutta su via di Valle Schioia dopo le serate passate a far tardi con gli amici nei vari locali sparsi sul litorale di Anzio e Nettuno. Un'accusa rigettata con veemenza da Vipan, con discussioni continue e sempre più violente. Fino al drammatico epilogo dell'altra sera. Fotoservizio Gmt

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