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Palpeggia ragazza sull'autobus In manette dipendente Inpdap

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Èsuccesso ieri mattina sull'autobus 31, da Monteverde all'Eur. A finire in manette un dipendente dell'Inpadap, Fabio M., 46 anni, carnagione olivastra, magro, con una busta di plastica della Asl RmD con dentro alcuni certificati dell'ospedale del San Camillo. Il comportamento dell'uomo è parso subito strano. Alle 9,50, all'altezza di via Isacco Newton, lo sconosciuto si avvicina a una signora di 42 anni che sta parlando al telefonino e comincia a rimproverarla: «Con chi stai al telefono e perché?». Pronta e decisa la donna: «Vada via, si faccia i fatti suoi». Il signor Fabio fa qualche passo in avanti fino a piazzarsi davanti a una ragazza di 29 anni, anche lei al telefono. Osserva scocciato: «Pure tu stai al telefono eh!». «Si - risponde - che problema c'è». E lui: «Anche l'altra sta al telefono» e la spinge con forza. La ragazza perde l'equilibrio ma per fortuna va a sbattere su uno dei sedili per passeggeri e si rimette in piedi. A quel punto il tale allunga le mani e le stringe il seno, più volte. La giovane comincia a gridare. Lui smette e tira indietro le mani. Con calma prenota la chiamata e scende a Tre Fontane. L'autista dell'Atac è al telefono con la polizia, guarda dove si dirige l'aggressore e informa in diretta il 113. La stessa cosa fa un altro al telefono con il commissariato Monteverde. Si muovono la squadra giudiziaria, la «Monteverde 10» e i colleghi dell'altro commissariato, la «Esposizione 1». L'operazione a tenaglia si conclude pochi minuti dopo. Quando lo fermano, il dipendente Inpdap sembra inconsapevole: «Mi arrestate? E che mi frega. L'avvocato? E che ci faccio? Vado in gattabuia? Così dormo». F.D.C.

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