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Esquilino, in tre case 300 posti letto

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Francesca Mariani All'alba di ieri è iniziata un'operazione di controllo del territorio da parte della polizia di Stato all'Esquilino per la verificare eventuali irregolarità amministrative di attività commerciali, in particolare relative all'utilizzo di immobili adibiti a dormitori e situazioni alloggiative precarie. Sul posto hanno lavorato decine di poliziotti, coordinati dal dirigente del commissariato Esquilino Domenico Condello. Dalle 6 di ieri mattina sono state identificate 150 persone, controllati 3 call center e denunciati 10 affittacamere: tre per sfruttamento dell'immigrazione clandestina e favoreggiamento, sette invece perché non in regola con le autorizzazioni previste per tale esercizio.  In via Napoleone III, ad esempio, è stato scoperto e denunciato un affittacamere abusivo filippino che a fronte di 10 posti letto autorizzati ne aveva allestiti 40. Denunciato anche un italiano, che, sempre in via Napoleone III, aveva allestito 16 posti letto mentre aveva l'autorizzazione per la metà. In via Urbana un altro italiano è stato denunciato perché in pochi metri quadrati aveva allestito 48 posti letto senza alcuna autorizzazione. In via Filippo Turati è stato sequestrato un appartamento gestito da indiani con 34 posti letti in 70 metri quadrati. Gli stranieri avevano aperto anche un sito internet in cui pubblicizzavano l'abitazione rivolto sia a italiani sia a stranieri. Uno degli indiani dormiva per terra in uno stanzino di un metro quadrato. In tutto sono stati 300 i posti letto scoperti in tre abitazioni. In via Cairoli, gli agenti della polizia di Stato, hanno trovato un mini appartamento soppalcato dove vivevano molti cittadini bengalesi in condizioni igienico-sanitarie pessime. Al loro arrivo i poliziotti hanno trovato 15 posti letto. Ogni posto costa tra i 150 e i 200 euro. «Ancora dormitori abusivi nello storico rione Esquilino che conferma quello che da anni denunciamo anche grazie ai cittadini che attraverso il Comitato Difesa Esquilino Roma Caput Mundi partecipano a quel grande progetto di partecipazione attiva alla vita della città, ovvero la presenza nel rione di una sorta di "palude" nella quale proliferano situazioni di irregolarità gravi che vanno dal commercio all'ingrosso per lo più praticato dalla comunità cinese e bengalese, agli abusi edilizi ai dormitori-lager. Un plauso quindi all'incessante opera delle forze dell'ordine grazie alla quale questa splendida porzione della città di Roma si appresta a ritrovare legalità e rispettabilità», ha dichiarato il consigliere del Popolo della Libertà del I Municipio Augusto Caratelli.

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