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Musei Vaticani, turismo senza crisi

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Un'eccezioneviene, però, da OltreTevere, dove i Musei Vaticani sembrano gli unici a reggere l'impatto negativo di Borse e pil: anche nel gennaio di questo anno, infatti, l'aumento dei visitatori fa tirare un sospiro di sollievo e le aspettative sembrano buone anche per i prossimi mesi. Per chi non si accontenta dell'ipotesi del miracolo, le ragioni del successo vanno cercate nell'arrivo sulla tolda di comando del prof. Antonio Paolucci che ha letteralmente rivoluzionato uno dei musei più famosi al mondo anche per la suo immobilismo. Partita la sfida di Paolucci, anche le cariche più alte del Vaticano gli sono andate dietro. La sua formula è fatta di riorganizzazione generale, vendite on line di biglietti, apertura di nuovi percorsi museali, eventi culturali paralleli, decisa riduzione dei costi grazie ad una attenta e gestione delle risorse e degli addetti; ma anche di intuizioni e novità, come i cantieri di restauro aperti ai visitatori per dare a tutti la possibilità di capire che un museo è una realtà e non una mera raccolta di ciò che fu. Sono così aumentate in maniera considerevole le visite scolastiche. Perchè anche ai Musei, come in tutte le altre attività economiche del Vaticano, viene applicata la parola d'ordine pronunciata dal Papa di fronte alla crisi: prima di tutto, solidarietà, sobrietà ed efficacia. E a quanto pare, la formula dell'economista Benedetto XVI sembra funzionare.

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