
Teatro La Pergola, ecco come il Pd usa Stefano Massini per attaccare il Mic

Il direttore artistico della Pergola, Stefano Massini, e il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, si sono incontrati a Roma per discutere del declassamento del Teatro della Toscana dallo status di "nazionale" e provare, così, a trovare insieme la strada del dialogo. I presupposti erano buoni. Peccato che, lo scambio avvenuto tra i due nei saloni del Mic al Collegio Romano è stato presto usato e strumentalizzato dal Partito Democratico. Tra i primi a prendere le parti dello scrittore e drammaturgo fiorentino e a sfruttare l'occasione per attaccare frontalmente il Ministero Dario Nardella. "Giuli è il ministro della cultura che declassa la cultura. Il suo compito dovrebbe essere invece innalzare la cultura e le sue istituzioni, come la Pergola, a valore supremo di un Paese. Un ministro che declassa un grande teatro fa il male del Paese", ha scritto sui social l'europarlamentare dem ed ex sindaco di Firenze, annunciando di voler continuare a combattere "al fianco del direttore del teatro Stefano Massini, della città di Firenze e di tutti gli intellettuali e artisti liberi d'Italia".
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Il fango sul Mic è stato gettato da Nardella dopo che, al Collegio Romano, Massini ha dichiarato che il declassamento del Teatro della Toscana è stato per lui "come un colpo di mannaia" e di essersi sentito "come dinanzi ad un plotone di esecuzione". Da parte sua, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, che ha fortemente voluto l'incontro al Mic con lo scrittore, ha parlato del drammaturgo come di "un artista libero, di un patrimonio per l'Italia", ma ha sottolineato come un artista non debba essere "mai 'partitico', ma 'sociale', deve aiutare la comunità a migliore". Per Mazzi, a essere "opaco" è il sistema. "C'è una commistione vischiosa tra politica e cultura. Ma come è possibile che due componenti della Commissione Teatro, siano organici al principale partito di opposizione e uno di loro sia capo della segreteria di un assessore dell'Emilia Romagna? Non bisogna essere ipocriti", ha proseguito il sottosegretario, promettendo comunque ai lavoratori "che non hanno nulla da temere per il posto di lavoro" e che su richiesta di Massini parlerà con il direttore generale Spettacolo del Mic, Antonio Parente, affinché il regista e drammaturgo possano incontrare i componenti della Commissione Teatro.
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