
Rai assumerà cento precari. Vittoria dell'Unirai, opposizioni scatenate

tv pubblica
L'Ad Rai Giampaolo Rossi ha avviato da qualche tempo una trattativa per regolarizzare decine e decine di lavoratori precari in forza ai vari programmi della tv pubblica. L'operazione di Rossi ha il fine di rinfoltire le sedi regionali della Tgr, decimate da prepensionamenti e pensionamenti passati e futuri, e la trattativa tra Rai e sindacati riguarda circa 120 assunzioni, anche se il dato è ancora incerto. Anziché effettuare una nuova selezione pubblica, la tv di Stato ha deciso di attingere dalla forza lavoro impiegata nei programmi titolare di partita Iva o che svolge attività giornalistica ma regolata da contratti di diverso genere. Le tappe della procedura vedono nelle prossime settimane la firma di un accordo sindacale, quindi l'emissione di un bando e infine le selezioni, per poi dare il via alle assunzioni in autunno.
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A battersi più di tutti per garantire un giusto contratto a chi ne ha diritto è stato il sindacato UniRai, che chiamò i precari in piazza il 16 ottobre scorso. UniRai ha anche coinvolto la commissione di Vigilanza, incassando il sostegno bipartisan e avviando così già nell'ottobre 2024 un dialogo con l'azienda. Si tratta di una prima vittoria per il giovane sindacato guidato dal giornalista Francesco Palese, ex precario e quindi ben al corrente della situazione dei colleghi in attesa di regolarizzazione. «Come abbiamo sempre sostenuto - dichiara Palese - questa selezione per la Tgr rappresenterebbe solo il punto di partenza per garantire a tutti i colleghi che ne hanno diritto il giisto contratto che meritano. Non ci fermiamo qui».
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La battaglia dell'UniRai e la scelta aziendale di attingere i selezionandi dai programmi di approfondimento giornalistico hanno scatenato le opposizioni (M5s, Pd e Avs), secondo le quali l'operazione sarebbe un espediente per svuotare le redazioni di trasmissioni come Report inviandone i lavoratori precari nelle sedi regionali, così da rimpiazzarli con personale esterno vicino alla Destra o gradito al nuovo assetto Rai. L'UniRai, e in primis lo stesso Palese, hanno respinto categoricamente tali illazioni, parlando di «operazioni di disturbo e strumentalizzazioni» in quanto «le Tgr sono un fiore all'occhiello e non una sorta di pattumiera con giornalisti di serie B come qualcuno vorrebbe far credere...». A conti fatti, nel momento in cui la Rai decide per assunzioni di lavoratori precari, la diatriba politica appare quanto meno peculiare.
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