
DiMartedì, Mulè rovina i piani della sinistra: “Non ci sarà nessuna crisi di governo”

Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, è stato ospite della puntata dell’8 aprile di diMartedì, il talk show televisivo che va in onda su La7 con la conduzione di Giovanni Floris. La prima domanda che viene sottoposta all’onorevole di FI riguarda la convivenza con le altre forze di maggioranza al governo: “Non è un matrimonio di comodo, non è neanche un matrimonio forzato, è un matrimonio che si fonda su un programma comune, condiviso, e poi condividiamo oggettivamente anche i valori di tutti i partiti della maggioranza di centrodestra”. Floris sposta il mirino su Donald Trump: “Trump intanto - spiega Mulè - è eletto dagli americani, dopodiché interpreta il ruolo secondo quello che aveva promesso prima delle elezioni, America First. Peccato che non si è reso conto che l'America non è l'arcipelago di Vanuatu, cioè c'è un mondo intorno che condivide con l'America sul commercio, ma anche sul piano dell'impegno geopolitico, che non può essere un'asta su eBay, quello che succede nel mondo. Questo Trump ancora non lo sta capendo, o meglio, lo comincerà a capire probabilmente sulla sua pelle, visto come sta andando la vicenda dei dazi”.
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“Lui - analizza ancora il deputato azzurro - cerca di dividere, è ovvio, la risposta deve essere uguale e contraria, bisogna andare uniti come Europa, nel nome anche di rapporti che vanno consolidati anche attraverso Giorgia Meloni. I dazi sono la cosa più illogica che possa esistere, è proprio contraria all'idea di liberismo per cui un privato, un'azienda produce e commercia fino a quanto può fare nel rispetto delle regole. Qui il mondo sta andando alla rovescia e quindi bisogna intervenire in maniera decisa per far capire che come sta facendo in questo momento è riuscito nel capolavoro di far quello che in Italia a Rifondazione Comunista non è riuscito a fare, cioè far piangere i ricchi. I ricchi piangono perché perdono a rotta di collo i soldi, ma anche la classe media è prossima all’inferno”.
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Il discorso ritorna alle differenti vedute all’interno della maggioranza, cosa che non scalfisce Mulè: “Noi potremmo anche essere separati in Europa, a sinistra sono divorziati sia in Italia che in Europa. Ormai sono 25 anni che in Europa Forza Italia, che rappresenta i popolari europei, è da una parte e la Lega e da un'altra. Peccato che però poi in Italia voteremo domani o dopodomani una mozione sul cosiddetto Rearm Europe, una mozione unitaria”. “Questo centrodestra sta facendo bene in Italia come dimostrano i dati macroeconomici e singolarmente presi uno per uno. Non ci sarà nessuna crisi. Al più ci può essere qualche crisi di nervi, ma insomma lì ci fermiamo e non ci sarà”, la replica di Mulè ai tentativi di Floris di far emergere una spaccatura interna al centrodestra.
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